La penna degli Altri 30/01/2013 08:29
In un club normale sarebbero esonerati i dirigenti
La grottesca gestione del caso-Zeman non può far passare in secondo piano lesito fin qui deludente della sua avventura alla Roma. Mancano i risultati, inferiori al valore del gruppo, e manca anche limpronta tipica di questo allenatore. I giallorossi non sono trascinanti e belli e quasi mai hanno divertito sul serio. Perfino i gol subiti - e sono stati tanti, come in fondo ci aspettavamo - sono stati poco... zemaniani (...). Zeman, dove sei?
Il problema della Roma, però, a questo punto è diventato più ampio e importante di Zeman. Il problema è la società. Che in due stagioni ha sbagliato due allenatori (...) e che ha acquistato una miriade di calciatori, addirittura 25, ma troppi hanno fallito, tanti sono stati rispediti via, pochi sono stati azzeccati (Castan, Pjanic, Osvaldo) o azzeccatissimi (Marquinhos, Lamela).
Diciamo la verità: in una società normale, con una proprietà presente e non distante un oceano, questi dirigenti sarebbero messi pesantemente in discussione. Anzi, forse verrebbero... esonerati loro stessi, e nessuno si scandalizzerebbe. Baldini e Sabatini - è di loro che parliamo - in passato hanno ottenuto risultati eccellenti, ma hanno sempre avuto accanto presidenti-padroni magari ingombranti, però forti e partecipi (da Sensi a Lotito, passando per Zamparini). Lasciati soli, hanno fallito. Chissà se Pallotta, tra Mickey Mouse e Kevin Garnett, si rende conto di tutto questo.