La penna degli Altri 27/01/2013 10:01

Il club per ora tace ma non ha gradito

DELUSIONE - I dirigenti sono dispiaciuti, più che arrabbiati. Quasi scossi. Il boemo vorrebbe limitare i cellulari e i social network e che si punisse ogni insubordinazione Non si aspettavano alla vigilia di una partita importante una presa di posizione così destabilizzante e gliel’hanno fatto notare ieri sera. Ma conoscevano bene l’opinione di Zeman, che già in privato aveva chiesto più rigore nei confronti dei giocatori. In pratica, l’allenatore ha capito che parte della squadra non condivide i suoi metodi e ha voluto esprimere il proprio malessere pubblicamente, perché il problema venisse affrontato dopo il caso Stekelenburg, l’ultimo di una lunga serie. (...)
 
LEGGI - Le regole ci sono a Trigoria? Ci sono ma non sono così severe come chiede Zeman e come anche Luis Enrique avrebbe desiderato. Esiste un codice etico, che si può leggere sul sito della società e che è stato firmato nel 2006, e che sarà aggiornato: 21 pagine che stabiliscono i principi generali di condotta, improntati alla tolleranza e alla trasparenza, contro ogni forma di razzismo e irregolarità (doping, scommesse e quant’altro). Per il resto, ai giocatori è stato consegnato un foglio nel quale si precisa che le attività potenzialmente pericolose (sport che possono causare infortuni, utilizzo di motociclette etc.) sono proibite, così come le interviste non autorizzate, e che gli orari di lavoro «sono affissi in bacheca» . (...)
 
L’ALLENATORE - Zeman vorrebbe che fosse proibito l’uso dei cellulari durante le ore di lavoro, che addirittura i giocatori non utilizzassero i social network per esprimere i propri stati d’animo, e che la società intervenisse con multe pesanti su ogni focolaio di insubordinazione. Non soltanto sulle gomitate che portano alle espulsioni, come con Osvaldo, o sugli sputi con sfogo annesso, in stile Marquinho (su cui già il contratto dei calciatori prevede multe), ma anche sui ritardi agli allenamenti (...)
 
LA SOCIETA’ - I dirigenti invece credono che una linea liberale, ancorché convergente con i princìpi ispiratori della società, sia la più corretta: regole sì, costrizioni da caserma no. Hanno lasciato ampia discrezionalità a Zeman su quasi tutto quello che riguardava l’area tecnica (doppio ritiro estivo, trasferte, gestione di ) eppure adesso si trovano a dover dipanare una nuova matassa, senza che l’allenatore si sia assunto la responsabilità dei propri sbagli. (...)