La penna degli Altri 09/01/2013 08:45
Il Cavaliere non molla Destro, la società opta per il silenzio
TATTICA O VERITÀ? Preso atto delle sue parole, resta da capire se sono state dichiarazioni di maniera o veritiere al cento per cento. Stupisce, ad esempio, che il presidente del Milan abbia fatto apertamente, e per due volte, il nome di un (possibile) obiettivo di mercato. Di solito, in questi casi, il bersaglio viene quanto mai tenuto al riparo da occhi indiscreti: ecco perché lampia pubblicità che Berlusconi ha dato alla sua passione per Destro può dare origine a interpretazioni di ogni genere. Tipo: il nome del romanista serve a coprire quello di un altro, quello vero.
LAGENTE Mattia, che non sta attraversando un grande momento di forma e di feeling con la piazza, resta ovviamente in silenzio di fronte alle esternazioni di Berlusconi. Chi, invece, non perde occasione per cavalcare londa è il suo procuratore, Renzo Contratto, colui che in estate ha fatto di tutto per non portare Destro alla Roma. Strizzatine docchio al Milan, telefonino sempre libero per altri club e via dicendo: Contratto, ovviamente, fa il suo mestiere, tutela gli interessi dellattaccante di Ascoli ma non deve mai dimenticare che esiste un vincolo e che, quindi, Destro non può (più) scegliersi la squadra ma deve rispettare le regole della Roma.
I SILENZI DI TRIGORIA Il management della Roma continua a mantenere un atteggiamento molto distaccato di fronte alle parole di Berlusconi (e di Contratto): Destro rappresenta un (grosso) investimento per il futuro. La Roma ha in rosa grandi giocatori e i grandi giocatori piacciono a tutti. Una società, se vuole guardare in alto, i grandi giocatori o li compra o se li tiene, di certo non li (s)vende. Anche quelli con il muso per traverso o nel mirino di uno come il Cavaliere. O no?