La penna degli Altri 22/01/2013 09:38
Forza magica Roma: è già futuro
Eppure il popolo giallorosso sta rispondendo presente. Non una corsa al biglietto, quello no, ma neppure la desolazione degli 8mila spettatori che la settimana scorsa erano a San Siro a vedere il quarto di finale dei nerazzurri con il Bologna. La prelazione per gli abbonati e per i possessori della Privilege Card era iniziata venerdì e in 10mila avevano subito risposto presente. Ieri alle 10 è iniziata la prevendita libera. Ieri, ovvero poche ore dopo la partita di campionato. E comunque sono stati staccati altri 7mila tagliandi (il totale al momento è dunque di circa 17mila presenti). Soprattutto di Curva Sud, che non è lontana dal "sold out", dal tutto esaurito. Cè ancora un po di disponibilità, ma le previsioni dicono che in mattinata dovrebbe esaurirsi. A quel punto, come previsto dal comunicato diffuso giorni fa dalla società, verrà aperta anche la Curva Nord, per la quale per il momento non sono stati venduti biglietti. Quota diciassettemila già toccata, dunque. Quando mancano ancora quasi due giorni dal fischio dinizio. Lobiettivo realistico è quello di superare le 30mila presenze. Non numeri da capogiro, comunque non poco tenendo presenti i tanti fattori (tra cui il clima, linfrasettimanale, la diretta in chiaro) che non spingono propriamente verso lOlimpico.
Ma loccasione è di quelle importanti, da romanisti veri. Di quelli che si ricordano Tancredi e le finali col Torino, di quelli che si sono emozionati a sentire "Roma Roma" suonata a tutto volume dagli altoparlanti di San Siro mentre Totti alzava al cielo la Coppa il 17 maggio 2007. Chi non vuole mancare ha ancora tutto il tempo per prendersi il biglietto senza spendere una fortuna. Per loccasione, infatti, la Roma ha tenuto bassi i prezzi. Per una Curva servono 12 euro. Per i Distinti 20. La Tevere costa 35 euro, la Monte Mario 50. E poi cè da ricordare che come al solito gli under 14, gli over 65 e le donne spendono la metà. Tanto per capirsi, per loro una curva costa solo 6 euro. Non resta che vincere il freddo, prendere il biglietto e formare un corpo unico. Il pubblico che carica la squadra e viceversa. Per dimostrare che nulla è finito. Anzi, che il meglio deve ancora cominciare