La penna degli Altri 07/01/2013 20:47
Destro deluso e inquieto, ma la società lo blinda
DESTRO CRITICATO E INQUIETO, MA IL CLUB LO BLINDA - Inquieto: così da Trigoria si parla dellumore di Destro. Soprattutto le prime ore del 2013 hanno alimentato la sua inquietudine. Quella contro il Napoli laspettava come loccasione per prendersi la Roma, dopo unora appena ha invece dovuto lasciarla a Osvaldo. Unoccasione mancata per dimostrare il proprio valore: sin qui poche gare dallinizio e poche da centravanti avevano contribuito a minarne le certezze. E dopo essersi sentito il titolare per tutta la tournée a Orlando ha temuto negli ultimi giorni prima della gara di perdere nuovamente il posto a vantaggio dellamico Osvaldo. I due hanno legato, si stimano, ma per Zeman restano in costante competizione per un posto in campo. E Mattia, abituato a Siena a giocare con continuità, ne soffre. Anche per questo, forse, parlando di Osvaldo Zeman si è lasciato andare a un mentalmente è una bestia, limitandosi a un per me ha giocato bene ma è frettoloso per lattaccante di Ascoli. Ad alimentarne linquietudine arriva quasi per contrasto il confronto con quanto sostenuto dal presidente del Milan Silvio Berlusconi: Osvaldo supera i limiti detà che ci siamo posti, Destro invece mi piacerebbe. Inevitabile restarne lusingati. La Roma però non ha alcuna intenzione di cedere, e alle voci della città per cui A attaccanti invertiti Napoli-Roma finiva 0-5″, il club risponde virtualmente con un Noi ci teniamo stretto Destro. Per il futuro, ma anche per il presente.
NON SOLO CAVANI: DIFESA COLABRODO, CAMPO ALLAGATO - Anche la Roma, però, ha dovuto inchinarsi al trascinatore del Napoli: Battuti da Cavani, è un coro unanime. E però a nessuno dei dirigenti è balzato in mente di processare la squadra per la sconfitta numero sette del campionato: semmai, sotto accusa in una squadra che ha sbagliato tanto, torna la difesa. Con 33 reti subite in 18 gare giocate (escludendo ovviamente quella a tavolino con il Cagliari), la Roma ha di fatto la stessa media di gol subiti a partita del Pescara, la peggiore del campionato: una rete ogni 49 minuti. Non può essere un alibi, ma a Napoli ha influito anche la condizione di un campo al limite. Non per precipitazioni o agenti atmosferici, ma per liniziativa degli inservienti locali di allagare il terreno di gioco: un atteggiamento che ha portato i dirigenti romanisti a chiedere conto ai delegati a bordo campo, ricevendo un laconico: si può fare. Le zolle sollevate ad ogni contrasto, forse, avrebbero suggerito una risposta differente.