La penna degli Altri 31/01/2013 09:37
A Trigoria tutto è pronto per la seconda «Repubblica» zemaniana
La linea guida del colloquio infatti ha preso il sopravvento proprio su questo: i panni sporchi d'ora in poi si laveranno dentro casa, sia che si tratti dei comportamenti o dell'atteggiamento di alcuni giocatori, sia se ci saranno richieste particolari da mostrare di fronte alla società. I risultati ovviamente avranno comunque un aspetto primario, già domani sera all'Olimpico con il Cagliari alcune scelte potrebbero convincere qualcuno a Trigoria, che le cose sono cambiate. Il ritorno in campo di Stekelenburg in primis, il recupero di un rapporto con una parte della squadra, tra cui De Rossi, con cui ieri Zeman si è trattenuto in un saluto più caloroso del solito prima che Sabatini escludesse ogni sua possibile partenza a gennaio: «Non c'è mai stato nulla tra il Psg e la Roma per De Rossi. Così come per Verratti».
Oggi il tecnico pranzerà proprio assieme al ds, come abitualmente accade, provando a tracciare quel percorso intrapreso insieme, ma più volte smarrito per strada. La Roma considera e rispetta le decisioni del proprio allenatore, ma terrà conto anche della salvaguardia di un patrimonio economico di cui sia il portiere sia il centrocampista fanno parte senza dover imbattersi in una dolorosa svalutazione. Le prove di distensione quindi continueranno. Il secondo corso di Zeman quindi avrà meno tempo a disposizione, ma potrà contare su difetti, errori e conoscenze già rodate. Se la sensazione è che un cambiamento sarà ritenuto comunque necessario al termine del campionato, tutti potranno nuovamente giocarsi le proprie carte per salvare e risolvere quanto prima una stagione falcidiata da troppi conflitti interni. Un discorso che riguarderà allenatore, squadra e dirigenza, con nessuna delle parti pronta ad accettare il ruolo di traghettatore sino a giugno, quando il bilancio sarà definitivo e non si potrà più tornare indietro.