La penna degli Altri 22/12/2012 11:18

Zeman e le scelte anti-Milan: tutto gira intorno a Lamela

Il rientro del «Coco», quindi, potrebbe costringere Zeman ad una nuova rivoluzione. A fare le spese del rientro dell’argentino potrebbe essere il greco Tachtsidis, «penalizzato » dalle sue caratteristiche. Il domino giallorosso non tocca la difesa (Piris-Marquinhos- Burdisso-Balzaretti) ma coinvolge attaccanti e centrocampisti. «All’inizio — ha spiegato ieri il boemo in conferneza stampa—con e in campo eravamo sbilanciati, per questo servono due centrocampisti con caratteristiche difensive». Al primo assioma ne segue un secondo e cioè «che e non possono giocare dalla stessa parte, mentre può giocare alle spalle di Lamela, che è più mobile». Prendendo per buone le dichiarazioni del boemo, in questa stagione abile anche nel depistaggio alla vigilia, c’è da credere che il bosniaco giocherà intermedio a destra. Al suo fianco due centrocampisti di quantità: (o Bradley) al posto di Tachtsidis («Daniele può fare tutti e tre i ruoli, ma al centro è più difensivo rispetto al greco») e sulla sinistra a formare con e Balzaretti una catena ormai collaudata.

L’ultimo posto in bilico è quello al centro dell’attacco, dove Osvaldo e sembrano destinati al ballottaggio fino al termine della stagione. Una risorsa da sfruttare per Zeman, che ha il compito non facile di valutare tutti i più piccoli segnali nella settimana lavorativa dei suoi bomber. A Verona la scelta è caduta, un po’ a sorpresa viste le buone prestazioni di nelle partite precedenti, su Osvaldo. La () in Coppa Italia secondo Zeman non sarà un peso per lui. «Ha pagato per il suo sbaglio, in campionato è libero ed è a disposizione». Per tutta settimana l’italo-argentino è stato provato nella formazione titolare, tranne nella rifinitura di ieri mattina, in cui gli è stato preferito . Pretattica o un colpo di coda dell’ex calciatore del Siena? Nessun colpo di coda da parte di Stekelenburg, ormai destinato al ruolo di secondo di Goicoechea. «E’ più importante— la spiegazione del boemo — che uno partecipi piuttosto che pari. Il deve essere attivo, guidare la difesa e non essere un uomo solo». E se l’olandese finora è stato un uomo solo in campo, da oggi lo è anche fuori.