La penna degli Altri 18/12/2012 08:35
Zeman-De Rossi, le verità nascoste
E, allora, ci si chiede: cosa deve fare il vice capitano della squadra, 82 presenze e un titolo di campione del mondo con la nazionale, per tornare a essere un titolare della Roma? Se, come accaduto contro lAtalanta gioca bene, perché non viene confermato? Se, come certificato da Zeman, si allena bene perché non viene impiegato? E così, gira e rigira, dopo ogni passo falso largomento più gettonato è sempre lo stesso: non si parla della sconfitta, dei motivi che lhanno generata ma del (non)rapporto tra Zeman e De Rossi. La società, vedi le parole del dg Franco Baldini a Verona, si è schierata dalla parte del tecnico, dandogli forza agli occhi della squadra. De Rossi, il giocatore più pagato della storia della società, è agli stessi livelli di Lopez: tutti uguali, nessuna differenza. Principio sano, corretto.
La sensazione, però, è che proprio De Rossi non sia così uguale agli altri perché alcuni principi che valgono per gli altri, per lui contano zero. Chi sta dalla parte di Zeman non esita a ricordare che Daniele non ha mai giocato bene; quelli del De Rossi fans club replicano che al vice capitano non è mai stata data la possibilità di giocare nel suo ruolo naturale. Non se ne esce. Complici le tre giornate di squalifica rimediate dopo il derby, De Rossi è il centrocampista con il più basso minutaggio, 642 (Florenzi è a quota 1214). Possibile che uno dei migliori centrocampisti dellultimo Europeo (fonti Uefa) sia diventato nella Roma la riserva della riserva? Sì, possibile. Ma qualcuno dovrebbe spiegarne i motivi. Senza troppi giri di parole. Nessuno dubita che la scelta di Zeman sia esclusivamente tecnica, ma se chi va in campo al posto di De Rossi non gioca bene, non convince e fa rimpiangere lassente, perché non dare fiducia (e continuità) a Daniele? È davvero impossibile trovargli una collocazione allinterno dellundici zemaniano? Se così fosse, non resta che una soluzione: la separazione. Ma, dice Zeman, De Rossi non ha molti estimatori disposti a prenderlo. Chissà se a Parigi la pensano allo stesso modo.