La penna degli Altri 06/12/2012 08:38

Zeman: «De Rossi in crisi? Gli manca l'affiatamento»

 
Ipotesi « è un giocatore importante, ma finora non ha reso da per problemi di affiatamento con la squadra. Non so se giocherà con la , ma si sta allenando bene. Spero riuscirà a fare meglio di prima. Perché non ha reso? Ho tante ipotesi, ma forse sono sbagliate e quindi meglio non farle. Di sicuro all'inizio è stato disturbato dal dubbio se andare al o altrove: questo può influire. Ha tante sirene? Bisogna vedere se arrivano. A me nessuna squadra ha chiesto nulla su di lui. Qualcuno dice che lo vogliono dieci club, io qualche dubbio ce l'ho perché poi quelle fanno altre scelte. Io spero che rimanga e faccia bene. Dipende dalla sua voglia di restare. Problemi tra di noi? No, solo dopo la ci sono rimasto male per le sue dichiarazioni («Parlare di scudetto fa male alla Roma», ndr), ma oggi non contano». Conta però la . «Non credo nelle rivalse degli ex — spiega Zeman — ma sono sempre partite tese. Io non ho emozione particolari, non ho mai avuto contatti con loro. Montella sta facendo molto bene, così come a Catania. Quest'anno ha un gruppo completamente rifatto e sta disputando un ottimo campionato. Lui è un attaccante, gli piace giocare al calcio. La Roma ha svoltato? Non si può dire mai, però sono contento per le ultime prestazioni. Io sono tranquillo, però Roma è cambiata e ci sono più polemiche strumentali. ? Mi sta dando le stesse soddisfazioni di 13-14 anni fa, spero che trascini i più giovani. Io meno integralista? Non credo, cerco di fare il mio calcio, ma in certe situazioni bisogna calcolare l'avversario quando non puoi fare ciò che vuoi».
 
Via i violenti Dato il bentornato a («Lui in panchina può dare qualcosa in più, ma le penalizzazioni non servono per premiare»), il boemo parla dei mugugni dei giocatori. «Prima si dava più importanza al tecnico, ora più al calciatore, perché è un investimento da proteggere. I violenti? Il calcio ormai serve per sfogarsi su altre cose. Rapporti con gli ultrà? Dove ci sono, le società stanno lavorando per far succedere meno problemi: uno gli dà qualcosa con la promessa che non fanno tanti danni. Da un certo punto di vista può essere positivo, ma per me non si dovrebbe trattare, anche se è un lavoro che non tocca solo ai club. Negli stadi bisogna fare entrare chi viene per divertirsi, quelli che creano problemi devono stare fuori». Tranquilli, non si riferiva a .