La penna degli Altri 03/12/2012 09:00

Zeman dà libertà alla punta. Il Siena finisce k.o. nel finale



Roma solo possesso
Probabilmente Zeman concede qualcosa alla resistenza del Siena, scegliendo un non d'ordinanza. Osvaldo resta in panchina e al suo posto va , poco pratico da elastico offensivo di destra. Poi altra novità: Tachtsidis fa il play e Bradley, che da centrale ha garantito 180' senza gol, diventa mezzala destra. Dice Zeman che gli esterni d'attacco ( e appunto) dovevano restare stretti per assicurare la spinta delle coppie di esterni. Ma il progetto non regge: Balzaretti non ha sponde per le sovrapposizioni, con in giro per il campo e Sestu che preme addosso e scatena i contropiede; e neanche Piris affonda a destra, dove Bradley è fermo e un po' in crisi d'identità. Non c'è neanche la fantasia di Lamela: soltanto possesso palla.



Gol Neto
Al Siena non sembra vero di lasciarsi aggredire dolcemente. è ben controllato, lotta ma sbatte sulla trequarti, Calaiò disturba Tachtsidis mentre imposta, e così il 3-4-2-1 si arrocca subito in un efficace 5-4-1 che allontana tutti i pericoli. In più Rosina e Valiani – senza mai incrociare però – partono in bella velocità. Vuoi vedere che arriva la quinta di fila senza k.o. e senza gol?, pensa Cosmi. Quando Neto stacca in area su angolo di Valiani, inchiodando Goicoechea, 1-0 al 25' p.t., e poco dopo Rosina spreca il possibile 2-0, qualche pensierino passa di sicuro per la testa dello scatenato tecnico. Solo che, come spesso succede, il Siena comincia ad arretrare, a farsi schiacciare e a non ripartire più. Complice anche la solitudine davanti di un Calaiò poco ispirato e, al 13' s.t., l'uscita di Rosina – con Sestu e Bolzoni l'anima d'attacco – per l'inguardabile Reginaldo.



Doppio
Sestu s'inceppa, Vergassola riduce ancora il suo raggio d'azione e il nuovo 3-5-2 (D'Agostino per Valiani) non aiuta: il Siena chiude le trasmissioni e la Roma può aumentare ritmo e occasioni. Tachtsidis adesso gestisce il gioco ben oltre la trequarti e appoggia a che, in area, ha il tempo di disegnare la palla sulla testa di : e uno. Con il 4-4-2, esterno e Bradley più nel cuore della manovra, il centrocampo è giallorosso. Anche se un paio di ripartenze del Siena, per giunta in superiorità numerica, mettono un po' paura: ma l'attacco non esiste più, con Calaiò stremato e Reginaldo mai in partita. Così, al 41', la sciagurata respinta-rimpallo di Rubin in area arriva sul di Perrotta (dentro da 7'): botta all'angolo, 2-1, gol dopo diciannove mesi e gioia che non finisce più. Infine contropiede e palla a che non fallisce il diagonale, 3-1. L'aria di Siena, a quanto pare, gli fa proprio bene.