La penna degli Altri 10/12/2012 09:43
Stek, storia di una bocciatura provvisoria
Insomma, la partita che potrebbe fare luce è quella col Chievo. Lì si scopriranno le carte e si capirà se Stek è provvisoriamente diventato una riserva. Si, provvisoriamente, in attesa di condizioni migliori sotto tutti i punti di vista. E dire che Stekelenburg prima dellinfortunio alla mano rimediato a Parma non stava affatto demeritando. Cera stato, è vero, il macroscopico e decisivo errore contro la Samp che era costato due punti in una partita in cui gli avversari non avevano praticamente mai tirato in porta. Ma per il resto aveva fatto ampiamente il suo dovere, vedi contro lAtalanta quando aveva tenuto a galla la barca che, dopo i 4 gol presi dalla Juve, rischiava di colare a picco. Un miracolo faccia a faccia con Denis, una parata complicata a terra su Peluso e la giornata della Hall of Fame era stata pienamente di festa anche grazie a lui. Stesso discorso a Marassi: col Genoa avanti di due gol un paratone su Jorquera e la rimonta può cominciare. Più che sufficiente anche nella sconfitta con lUdinese. Poi basta, poi è toccato a Goicoechea che, parlando a Roma Channel qualche tempo dopo lerrore nel derby, si è scusato pubblicamente e ha spiegato tutta la stima nei confronti di Stekelenburg: «Lho visto ai Mondiali difendere la porta dellOlanda e, in quelledizione, fu tra i migliori portieri. È veramente un onore averlo come compagno e sono sicuro possa aiutarmi a crescere».
Ora le parti si sono invertite. Con la partita contro la Fiorentina, Goicoechea sembra per la prima volta aver scavalcato il compagno nelle gerarchie. «Mi piace perché mi piace in porta e per limpostazione» ha detto Zeman sempre in conferenza stampa sabato sera confermando la stima nei confronti del portiere che ha chiesto e ottenuto di avere a Roma. Al via della stagione, però, il titolare ha continuato ad essere Stek. Fino a sabato, fino alla Fiorentina. Quando Stek è diventato una riserva. Provvisoriamente.