La penna degli Altri 04/12/2012 09:16

Sabatini rivela: «Così ho iniziato a fare il calciatore»

MEMORIA - Scavando nei cassetti della memoria, poi, ha ricordato il suo 'esordio:  «Avrò avuto 9-10 anni, stavo giocando sotto casa. Arrivano dei ragazzini in bicicletta, mi scrutano, parlottano tra di loro e poi dicono: 'Questo lo possiamo acquistare'. Allora, a Marsciano, impazzava il torneo dei rioni. Chissà dove sarei ora, se non mi fossi trovato con quel pallone in quel momento. Poi è chiaro, nella vita ci vuole anche un pizzico di buona sorte» (...)
 
DICHIARAZIONE - non ha voluto, ufficialmente, rilasciare alcuna dichiarazione sulla squadra, memore forse anche delle recenti polemiche pre-derby ( «Roma è solo dei romanisti» ndr), ma si è comunque generosamente concesso alle domande dei commensali:  «Il nostro è un gruppo di ragazzi in gamba e professionisti seri  - ha affermato - c'è una gran coesione e la squadra ha avuto la forza di tirarsi su immediatamente dopo il derby. L'obiettivo che ho in mente è consolidarci e continuare a costruire la nostra identità. Nella testa dei tifosi la Roma esiste, destinata a breve a qualcosa di importante, e la gente è molto più lungimirante di chi il calcio lo racconta» . (...)
 
Capitolo settore giovanile:  «E' stato fatto un ottimo lavoro, e speriamo di continuare a farlo in futuro» . E a chi gli ha chiesto la differenza tra la Roma bella e perdente di inizio stagione e quella più recente, meno spettacolare ma sicuramente più concreta, ha replicato:  «La squadra sta andando incontro alle esigenze dell'allenatore con grande abnegazione. Il calcio di Zeman è un calcio di sintesi, e per applicarlo è necessaria la sincronia di tutti i giocatori. Sono due poli che si stanno pian piano avvicinando» . Non poteva mancare, infine, un pensiero su :  «E' la locomotiva che traina tutti i giovani»