La penna degli Altri 27/12/2012 23:42
Roma, dallo stadio a 70mila alloggi. Costruttori in festa per il 2013
Si tratta di affari assai diversi tra loro. Ledificazione di decine di migliaia di nuovi alloggi, per esempio, ha un forte sapore elettorale, come una specie di risarcimento in articulo mortis del primo cittadino a favore dei costruttori per le molte promesse non mantenute in ambito edilizio. Agli occhi dei padroni del mattone il duo Gianni Alemanno sindaco-Renata Polverini presidente di Regione, ha più sfatto che fatto. I casi sono tanti: la soppressione delle tre gare per il raddoppio della ferrovia Roma-Viterbo, la sforbiciata allappaltone per la manutenzione stradale, lannullamento della gara per il parcheggio del Pincio, i ritardi della metro C-tratta T da San Giovanni al Colosseo (Caltagirone-Vianini, Astaldi e Cooperativa muratori e braccianti di Carpi).
La colata di cemento di Alemanno riguarda una miriade di aree e interessa molti soggetti, grandi e piccoli, dallAtac, lazienda comunale dei trasporti, che con le superfici delle 15 rimesse situate in zone centrali della città spererebbe di rinsanguare un po il bilancio ai quasi 2 milioni di metri cubi alla Romanina del costruttore-immobiliarista Sergio Scarpellini, proprietario di palazzi che ospitano uffici di Camera, Senato, Tar e Authority delle comunicazioni, dai 334 proprietari agricoli non compresi nel piano regolatore ai parcheggi dei mercati rionali Pinciano, Trieste e Metronio a San Giovanni affidati alla Cam.
In pratica Alemanno chiama in extremis i costruttori romani alla edificazione di una città nuova di zecca, spezzettata tra centro e periferie e che sarebbe tirata su nonostante non ci sia affatto bisogno di nuove residenze perché la capitale casomai soffre per il problema opposto, e cioè un enorme fardello di invenduto. Come dimostra uno studio del sindacato Cgil delle costruzioni ci sono più di 250mila appartamenti che nessuno vuole, o meglio, che nessuno è in grado di comprare, compresi alloggi di un certo pregio come quelli del parco Leonardo tra lEur e laeroporto.
Lo stadio della Roma è affare diverso. Proprio negli ultimi giorni si sono create le premesse perché dopo un lungo prologo di chiacchiere tocchi al cemento e ai tondini di ferro. Nella sua visita prenatalizia romana, il nuovo proprietario della squadra, lamericano James Pallotta, ha fatto capire di aver preso una decisione per quanto riguarda il luogo che dovrebbe ospitare limpianto. Non cè ancora niente di ufficiale, ma la scelta sembra indirizzata sullippodromo Snai di Tor di Valle, mentre sarebbero scartate le ipotesi dellarea Eni a Testaccio e quella di Tor Vergata in mano a diversi immobiliaristi. La superficie di Tor di Valle è nelle disponibilità dei Parnasi, famiglia destinata a scalare molte posizioni verso la vetta dei costruttori nel caso in cui laffare andasse effettivamente in porto. Il giovane Luca Parnasi è la promessa mattonara del momento con le radici piantate attraverso Parsitalia in quel bendiddio immobiliare che fu la Sogene di Michele Sindona. Nel settembre 2010 ha sposato, ovviamente in gran segreto, comè dobbligo a quei livelli, Christiane Filangieri, terza classificata a Miss Italia, attrice della serie tv Ho sposato uno sbirro. Per via dellaffare da 263 milioni di euro della sede della Provincia da spostare nella nuovissima torre dellEur, nei mesi passati il giovane Luca è stato cannoneggiato a lungo dal Messaggero, giornale di cui è editore un altro costruttore di rango, Francesco Gaetano Caltagirone. Lidea era stata elaborata dintesa con Nicola Zingaretti, ex presidente della Provincia e ora candidato Pd alla Regione Lazio. Parnasi ha molti programmi in pista, tra cui il terzo polo commerciale a Pescaccio, tra la Pisana e Malagrotta, un insediamento enorme (250mila metri quadrati), di cui la mastodontica terza Ikea romana occuperebbe meno di un quinto.