La penna degli Altri 23/12/2012 10:42

Roma Capoccia

In attesa del ricorso di Ghedini per non aver fatto partire il Milan in vantaggio di un paio di uomini e di reti (la cosa più incredibile è un mancato fuorigioco di sei giocatori del Milan, non solo l’espulsione surreale di Marcos e l’altro fuorigioco su Pazzini nell’azione del rigore) poche cose resteranno nella memoria più onanistiche e sbeffeggianti, e quindi romane, gloriose e dissacranti come l’applauso dello stadio Olimpico al gol del signor - si fa per dire - Pazzini. In quell’applauso c’è uno scroscio di superiorità, di sarcasmo, di ironia e di convinzione che ieri giusto così, giusto in dieci e su rigore potevano segnare a questa Roma Capoccia (tre gol su quattro arrivano di testa apposta). L’applauso è figlio della consapevolezza di essere belli, che da una parte c’hai che non solo fa Michelangelo e Pollock, ma Babbo Natale in diretta sulla linea di difesa per evitare un fallo laterale e far felice i bambini di tutto il mondo, dall’altra Galliani & Son con le facce che hanno in tribuna; da una parte hai tutta la bellezza, l’orgoglio, persino la dignità, del Mare di Roma () dall’altra semplicemente come tradizione la nebbia; da una parte Pietro Zar Vierchowod Marquinhos, Ragno Nero Goicoechea Cudicini, Erik cogli la prima e la seconda Lamela senza peccato, dall’altra ti fa gol quello che tecnicamente e - ormai - definitivamente è un nostro scarto, Bojan Krkic (ma come si farà a giocare il campionato senza Bojan Krkic?). Da una parte hai Zeman che ha avuto ragione su tutto, soprattutto sugli arbitri, sugli uffici finanziari, sul doping, sul silenzio di Chievo, sul (il capolavoro di ieri è stato il pressing), dall’altra Allegri che dice "Amelia non ha mai fatto una parata".

E te credo? verrebbe da chiosare. Ma la chiosa di questa partita giocata il giorno dopo la fine del mondo è una nota di cronaca: la ha cantato durante la partita "Berlusconi portace a mignotte". Giuro, è solo una nota di cronaca (dovere e diritto del cronista) non un’entusiastica adesione all’originalità del coro o al messaggio politico che nel giorno dello scioglimento delle camere la gente di Roma ha spedito al mondo. Buon Natale