La penna degli Altri 16/12/2012 11:00
Primo portiere, oggi la scelta
Si è limitato a questo commento: «Il primo è più attivo e partecipa di più, il secondo para di più». Detto così, sembrerebbe che il ballottaggio neanche ci sia. Perché cosa deve fare un portiere se non parare? Con Zeman però la questione non è così semplice. In ballo ci sono tanti fattori. Primo: Goicoechea lo ha voluto lui, è stata una sua richiesta. Secondo: lestremo difensore uruguaiano, a parte lerrore grave sul derby in occasione della punizione di Candreva, fin qui si è ben comportato. È entrato a Parma e non è più uscito fino alla partita di Coppa Italia di martedì scorso. E qui entra in ballo Stekelenburg. Lolandese ha avuto prima un problema al polpaccio poi, di seguito, un altro alla mano. È stato fuori per un mese e mezzo, contro la Fiorentina è andato in panchina perché «veniva da un lungo stop», contro lAtalanta in Coppa ha ripreso il posto da titolare e, con due parate importanti negli ultimi minuti, ha dimostrato di essere tornato in piena forma.
Oggi quindi sono entrambi abili e arruolati. Entrambi a posto dal punto di vista fisico e mentale. Per questo la scelta di Zeman sarà solamente tecnica. E se dovesse ricadere su Goicoechea, con Stekelenburg alla seconda panchina di fila in campionato, si potrebbero aprire scenari importanti per quanto riguarda il mercato. Ieri Zeman è stato chiaro in conferenza. La sessione di gennaio non gli piace, pensa che la rosa sia a posto così ma se qualcuno non dovesse essere contento... Quel qualcuno, se dovessero arrivare due panchine con Chievo e Milan, potrebbe essere proprio Stekelenburg. E non è neanche difficile capire perché. Dal suo punto di vista, lolandese si sente il portiere titolare e non ha intenzione di passare i prossimi sei mesi in panchina. Nonostante le dichiarazioni di facciata del suo procuratore («a Roma sta benissimo e con Zeman non ci sono problemi»),
Stekelenburg e il suo entourage si stanno guardando intorno. Sono alla finestra. Aspettano questa settimana, aspettano di capire le decisioni del boemo e poi sono pronti a fare le loro valutazioni. Valutazioni che potrebbero portare lex Ajax direttamente in Inghilterra. Il Fulham si è già mosso, il Tottenham potrebbe ritornare alla carica sfruttando i buoni rapporti con Baldini e sfruttando il fatto che, al contrario di questestate, la Roma stavolta potrebbe essere favorevole a una cessione a cifre più basse rispetto a quelle chieste ad agosto.