La penna degli Altri 02/12/2012 09:56

Pjanic al Barça? Per la Roma è no

Se ne parlerà, come detto, quando campionato e coppa Italia saranno terminate. Prima, ogni discorso è chiuso. Con buona pace di Chelsea, Liverpool e Tottenham, i club inglesi che da tempo gli hanno messo gli occhi addosso, e con buona pace anche e soprattutto del che ha individuato nel bosniaco un possibile erede di un certo Xavi. In Spagna sono certi che i blaugrana presto partiranno all’assalto del giocatore che, se la cose si dovesse davvero concretizzare, prenderebbe in considerazione l’offerta. Ovviamente. È persino banale scriverlo. Perché il è il primo club al mondo e se ti individua come erede di uno dei figli della Cantera (uno dei più forti, tra l’altro) dire di no diventa complicato. Quasi impossibile.

Per una questione di vittorie, prestigio e soldi. In questo momento però di concreto non c’è niente. Ci sono solo le voci dalla Spagna che si fanno sempre più insistenti tanto che Sport, quotidiano catalano, ieri scriveva: «Tito Vilanova potrebbe aver messo gli occhi su uno dei centrocampisti più promettenti d’Europa. (che Sport ricorda come "castiga Real Madrid" nella 2009/2010 in quanto col suo gol al Bernabeu decise l’eliminazione degli spagnoli di Pellegrini, ndr) non riesce ad adattarsi al sistema di gioco di Zeman e a conquistare la sua fiducia e quindi - scrive ancora Sport - potrebbe essere valutato per il mercato di uscita della Roma; e Real Madrid non stanno a guardare e sono già sulle sue tracce, soprattutto il club blaugrana che sembra vedere in un degno erede di Xavi Hernandez nel medio termine. Dopo averlo acquistato per 11 milioni di euro, la Roma starebbe pensando di venderlo per una cifra vicina ai 15 milioni di euro».

Per la prima volta, come si legge, oltre al , anche il Real viene accostato al giocatore. Da Madrid però non ci sono conferme, anzi. Se c’è un centrocampista della Roma che piace, e non da un giorno, a Mourinho (sempre ammesso che la prossima stagione sia ancora lui l’allenatore degli spagnoli) è . Ma questa è un’altra storia. La storia di oggi dice che non si tocca e pensa al Siena, anche se la sua presenza in campo non è certissima. Dovrebbe partire dall’inizio, a discapito di con Bradley come altro intermedio e Tachtsidis regista, ma Zeman ha dimostrato coi fatti che all’ex Primavera rinuncia sempre malvolentieri. E quindi, fino a oggi pomeriggio, il dubbio resterà.