La penna degli Altri 31/12/2012 11:28

Palazzi e opere pubbliche, Tor di Valle cambia volto

Il sindaco parla di «sei mesi di progettazione e un anno di burocrazia, tra conferenze dei servizi e pareri vari». Regione, Sovrintendenze, Autorità di Bacino: l’area è soggetto a vincoli paesistici ed è zona di esondazione del fiume. L’obiettivo, giocarci nella stagione 2016-2017, viene definito «ambizioso, ma possibile». Molti i nodi da sciogliere. Primo: servirà una variante del Piano regolatore? Secondo Alemanno «no, perché il Prg già prevede un intervento di quel tipo nell’area». In realtà dipende dal progetto -Roma. Il costruttore, dagli States, spiega: «Avevamo un vecchio progetto per quella zona, che abbiamo ridotto». Inizialmente, si parlava di 750 mila metri cubi complessivi, palazzi a quattro piani, una serie di insule intorno all’ansa del Tevere, albergo e centro commerciale.

E ora? aggiunge: «Lo abbiamo ridotto della metà». Per le altre cubature spuntano altre ipotesi: al Torrino, ad esempio. Oppure al Pescaccio, XX Municipio, dove sempre dovrebbe realizzare un nuovo ippodromo. In ogni caso, secondo Legambiente, su la variante al Prg servirebbe: «Lì—dice Lorenzo Parlati — sono previste cubature per 14 mila metri cubi. E, senza legge sugli stadi, motivare una modifica con l’interesse pubblico mi sembra arduo... ». Ecco perché Alemanno si auspica, ancora, che quella legge venga approvata. Altro problema, le elezioni in mezzo: «In genere i processi si rallentano, ma lavoreremo fino all’ultimo », la promessa. E se il Campidoglio cambiasse colore politico? «È indispensabile che rimanga io sindaco...», la battuta di Alemanno. Siamo alla fine dell’anno, ma la campagna elettorale è già alle porte