La penna degli Altri 08/12/2012 09:28

Montella: «Daniele? Lo prenderei volentieri»

Firenze si fida, ad occhi chiusi: il gioco champagne della viola di quest'anno è delizia per gli occhi di una à reduce da due anni nefasti. «Zeman? Ha fatto la storia, è sempre da studiare: fa segnare le proprie squadre e nelle ultime partite non ha subito neanche gol. Da trent'anni chi ci gioca contro sa come si schiera in campo ma trovare contromisure non è mai facile». A ciascuno il suo mentore, a ciascuno la sua dimensione. «Questa deve ancora capire dove può arrivare, ma siamo molto ambiziosi”. Il mito narra che Firenze, in cuor suo, sogni pure lo scudetto. Miti. Leggende. «Come quella di un mio presunto litigio con Baldini: tra noi c'è un rapporto... Franco. Perdonate la battuta». E che dire di ? «È intramontabile: gioca anche quest'anno ai massimi livelli. Mi stupisce continuamente anche perché tatticamente non è l'esterno perfetto per la filosofia zemaniana. E non si dica che se lui e Toni sono sempre sulla breccia, il calcio italiano è in caduta libera: sono due cose non in relazione, perché Francesco e Luca sono due grandi professionisti».

Mosse e contromisure, infine. Tredici marcature su calcio piazzato, grazie agli schemi dipinti dallo stratega viola Gianni Vio, spiegano perché ieri Zeman abbia deciso di allenare i suoi sulle palle inattive. «Noi, invece, staremo attenti alle loro verticalizzazioni. Fare paragoni tra la e la Roma è sbagliato. I giallorossi, hanno l'attacco più forte d'Italia ed hanno speso più di cento milioni negli ultimi anni. Però mi tengo i miei». Più un sogno, destinato a restar tale.