La penna degli Altri 03/12/2012 11:18

Il bello di Simone

"Levatevi!" fa con la mano. E corre fino a quel vetro, lo stesso posto destinazione Paradiso, dove sei anni fa tracimò il Mare di Roma, . La bellezza della vittoria della Roma di ieri sta soprattutto nell’esultanza ragazzina di Simone Perrotta da Ashton provincia di Calabria, ma ormai di Roma e basta. La copertina, il titolo, l’editoriale se li prende lui. E’ il minimo per chi regala - perché le vive - emozioni di un calcio che non c’è più. Vecchia Roma sotto la luna che non canti più (quando riapriranno le trasferte per tutti? Quando toglieranno le tessere anche alle corse come quella di ieri di Perrotta?).

Vecchia Roma che è una canzone infinita suonata ogni volta da (ma lui non ha età) ma non è quella che ha vinto ieri a Siena. Non chiosatelo così questo Siena-Roma 1-3, terza vittoria consecutiva, e su un campo dove aveva vinto solo la e dove non ci segnava praticamente mai nessuno. Un anno e cento giorni dopo il gol di Perrotta al Chievo (1-0) di quella Roma a Siena c’erano proprio soltanto Perrotta e (Doni, Cassetti, Burdisso, Juan, dal 40’st Loria, Riise; , Pizarro, Menez, dal 34’st Taddei; Perrotta, dal 29’st Brighi; Vucinic, . A disposizione: ; Castellini; Simplicio; Borriello. Allenatore: Montella). Un anno e cento giorni sono niente ed è cambiato quasi tutto: ieri c’erano Marcos che è del ’94, (’90), (’91) come (finalmente un ex che esulta ai gol) che segna di testa e di sinistro, e mancava un titolarissimo come Lamela (’92). Vecchia e nuova Roma, guidata da un vecchio e nuovissimo allenatore. C’è tutto. Siamo alla sintesi (il numero 3 di cui ha parlato ). Vecchia e nuova Roma, perché quella che ha vinto ieri, in quella corsa di Simone Perrotta, è ciò che va oltre il tempo e la fa eterna: il sentimento di chi l’ama.