La penna degli Altri 07/12/2012 10:12
Gli elogi di Zeman a De Rossi
2. Sul rientro dalla squalifica: «Sono contento di averlo a disposizione, per il suo utilizzo si vedrà».
3. Domanda: non ha ancora deciso? «Ho una settimana per valutare chi sta meglio e chi sta peggio. Negli ultimi tempi si sta allenando bene, con molta applicazione. Riuscirà a fare meglio rispetto a prima».
4. Domanda: probabilità che parta a gennaio? «Spero che resti, è un giocatore importante che ha fatto bene in passato, spero che lo farà anche questanno. Dipende dalla sua voglia».
5. Come mai non si è accesa la scintilla tra di voi? «Ma anche qui non la vedo così. Si dice che abbiamo problemi, ma non ho mai avuto problemi con lui. Forse solo dopo la partita con la Juventus, quando ci sono rimasto male per le sue dichiarazioni, che ora non contano».
OSSERVAZIONI 1. Domanda: perché non si è integrato? Cè una spiegazione? «Non lo so. Si potrebbero fare molte ipotesi, ma molte di queste sono sbagliate ed è meglio non farle. Sicuramente secondo me è stato disturbato dallinizio del campionato dalle voci. Se era da Roma o meno, se doveva andare al Manchester City o a unaltra squadra... Questo può influire».
2. Domanda: queste sirene di mercato che arrivano continuamente? «Bisogna vedere da dove arrivano. Ripeto, non ho sentito nessuna squadra che mi ha chiesto personalmente De Rossi. Qualcuno dice che lo vogliono dieci squadre. Io qualche dubbio ce lho, penso che altre squadre magari hanno altre scelte per il suo ruolo».
CRITICHE 1. «Il discorso è che nelle partite in cui è stato impegnato non ha reso da De Rossi, più per problemi di affiatamento con la nostra squadra».
LA SITUAZIONE Cinque elogi, due semplici osservazioni, una critica. Che peraltro condividerà lo stesso De Rossi, il quale è il primo a sapere di non avere reso al meglio in questa prima parte di stagione. Ognuno chiaramente si faccia la sua idea in merito. Limpressione, anzi la realtà delle cose, è però che il caso non esiste. Non perché qualcuno voglia mettere la testa sotto la sabbia, ma perché la partita tra i più e i meno dellintervista finisce 5 a 1. Anche per la società non esiste alcun problema. Hanno ascoltato più volte lintervista, perché ascoltarla è stato diverso che leggerla, e sono tornati a concentrarsi sulla partita con la Fiorentina. De Rossi si allena tranquillamente e Zeman allena tranquillamente. Contano i tre punti. Solo quelli. Non cè un caso, ci sono in compenso i luoghi comuni. Tipo: De Rossi non gioca con Zeman. Falso. Ha sempre giocato ogni volta che è stato a disposizione, tranne il periodo in cui è stato squalificato (le tre giornate) e tranne Roma-Atalanta, lunica volta in cui è stato lasciato da Zeman in panchina per scelta tecnica.
In Roma-Sampdoria è entrato a partita in corso, ma non stava bene. Dicono che Zeman punzecchi solo lui. Falso pure questo. Anche su Lamela, che pure adora, ha avuto da ridire («non va verso la porta»). Ha criticato anche Osvaldo («per me è lattaccante con più talento in questa rosa dopo Totti, ma ancora non lha tirata fuori del tutto»). E vogliamo parlare di Burdisso? «Per me è lattaccante con più talento in questa rosa dopo Totti, ma ancora non lha tirata fuori del tutto». Zeman dice quello che pensa. Una volta in unintervista a Sportweek Balzaretti ha confessato: «Il tecnico mi dice che sono scarso coi piedi!».
Con altre parole, Zeman esprimerà lo stesso concetto in un dopopartita. Non esiste alcun caso. Esiste la Roma, invece. È la Roma che va in campo domani sera contro la Fiorentina, con o senza De Rossi dal primo minuto. Tutto il resto non conta. Non conta anche per De Rossi, che prima di tutto è tifoso. E poi è calciatore.