La penna degli Altri 10/12/2012 11:15

Al freddo e sotto l'acqua: gli eroi dimenticati

Dunque, la legge c'è ma non si muove. Scavalcata da provvedimenti sempre e comunque più urgenti, in un Paese dove le infrastrutture sono datate e logore, ma nessuno le rinnova, nessuno le costruisce: strade, linee ferroviarie, porti, stadi: non fa differenza. Dopo Barbara Berlusconi s'era fatto sentire (per l'ennesima volta) il presidente del Coni Gianni Petrucci: -Il governo ha una grande occasione: lasciare all'Italia una legge importante, che produrrà effetti benefici per molti anni.. I dubbi li ha risolti il padre padrone di Barbara, di Alano, del Pdl, del Milan, del governo e di tante, troppe altre cose. Tutti a casa, non si fanno più leggi, né sull'incandidabilità dei politici condannati, né sugli stadi. Ovviamente, quest'ultima è vittima per effetto collaterale di un interesse personale, così come i destini di molte persone, mica solo i tifosi che vanno a prendersi l'acqua sulle gradinate di stadi vecchi (mediamente) 60 anni. Un altro dato: le presenze degli spettatori sono calate del 22% in quest'ultimi dieci anni.

L'alibi della concorrenza televisiva non regge: negli altri campionati europei, davanti alla stessa offerta delle tv a pagamento, le presenze sugli spalti sono aumentate. E anche le società mediaticamente più forti (Real e ) hanno già programmato ristrutturazioni pesanti ai loro gloriosi impianti. A Madrid l'obiettivo è massimo: Fare della Ciudad Real Macini! uno dei principali punti di riferimento per l'architettura mondiale, simbolo di avanguardia e di design.. Potevamo esaltare la bella, piena, veloce prova della Roma, e incantarsi - ancora una volta, e non l'ultima - di . E magari cercare di valutare la rimonta del Milan, che finalmente riesce a far correre e divertire i suoi attaccanti (e grazie a Robinho per quell'idea, sul gol del pareggio). Mentre ci saremmo risparmiati la parte nel coro sul ritorno di , che non c'è mai parso sparire: alla sua settimana di lavoro si sono aggiunti solo novanta minuti perché la sua sembra figlia di un lavoro profondo, quotidiano, sulla testa, sulle gambe, sui movimenti ripetuti e applicati. Ma nella domenica di campionato ci sono sembrati più forti, più tenaci, quei tifosi sotto la pioggia, con la tramontana in faccia, con la passione addosso.