La penna degli Altri 04/11/2012 09:20

Zeman: «Meglio della Roma gioca solo la Juve»

GASPORT (M. CECCHINI) - Guai a sottovalutare i segni. Quando, a sorpresa, si è visto un gatto gironzolare intorno alla poltrona di Zdenek Zeman, si è capito subito che la conferenza sarebbe stata graffiante. Ma l'antefatto è d'obbligo. Dopo che venerdì una sortita tv di era parsa assai tiepida verso il boemo, ieri il d.s. è dovuto correre ai ripari parlando al gruppo in mezzo al campo, in favore di fotografi e telecamere, proprio per lanciare un messaggio chiaro. Parole dure, le sue, che hanno essenzialmente detto: «La società e l'allenatore possano avere anche sbagliato qualcosa, ma toglietevi dalla testa idee strane. L'allenatore resta fino a fine stagione, voi pensate solo a lavorare bene e a restare concentrati». Una strigliata in piena regola, utile a compattare l'ambiente. infatti (pur assente alla ramanzina e assai acciaccato), ha chiesto lo stesso di essere convocato, anche per stoppare le ricorrenti voci di mercato (Real Madrid e Psg).

 
Ambiente & Arbitri Incassata la pubblica fiducia, Zeman si è potuto dedicare ai veri problemi del suo lavoro. Pensate alla fase difensiva? Sbagliato: i guai vengono soprattutto da ambiente e arbitri. Insomma, se era stato Baldini ad aprire il fronte complottista («vogliono destabilizzarci»), seguito poi da («vogliono distruggerci»), Zeman si è solo accodato con piacere. « ha richiamato ai doveri e ai comportamenti. Siete in tanti a volere il male della Roma. Escono sempre polemiche, attacchi alla società e all'allenatore. Non ho letto una cosa positiva sulla Roma, Succede solo qui». Di autocritica, ovvio, manco a parlarne. «Io non mi lamento: constato. A parte la , siamo stati sempre superiori agli avversari. Dovremmo avere 20 punti. A Parma non si doveva giocare, ma non ci sono mai date per i recuperi». E al rischio di appannare il riscorso lasciato in giallorosso (1998-99: 5° posto), replica così: «13 anni fa ci mancarono 21 punti (per gli arbitri, ndr), ma non ho paura perché farò meglio di prima. Esonero? Siamo settimi, ci sono 12 squadre sotto di noi: allora 12 allenatori dovrebbero essere esonerati? Non mi preoccupo. Nel calcio può succedere di tutto e se il club non è convinto può cambiare, ma sono sicuro di quello che faccio. La società non mi ha mai suggerito cosa fare. Andiamo d'accordo, non mi sento solo».
 
& Derby Detto che contro il Palermo tornerà Tachtsidis («In difficoltà? Lo dite voi, per me due volte è stato il migliore»), possibile che stavolta sia titolare. «L'ho voluto fortemente, ci serve». Proprio come una vittoria, anche perché il derby incombe. «Per voi è una guerra, per me è solo una partita di calcio». Però il modo ringhioso con cui ha affrontato la conferenza tradisce una serenità in riserva. Eppure, in un mondo dorato come il suo, sarebbe bello se tutti metabolizzassero le parole di Jacques Prevert: «Bisognerebbe provare a essere felici, se non altro per dare il buon esempio». Ma in un calcio tossico e rancoroso come questo, è impossibile che i poeti abbiano cittadinanza.