La penna degli Altri 06/11/2012 08:39

Totti e l’ultimo record

 
Impossibile non pensare che abbia voglia già da domenica pomeriggio di centrare l’ultimo record che gli manca. La partita contro il Palermo ha dimostrato che la classe non ha età: a trentasei anni, il capitano è ancora di gran lunga il miglior giocatore della Roma. A suon di prestazioni da spellarsi le mani, ha zittito tutti coloro che gli avevano pronosticato una stagione di sofferenza per via del ritorno alla Roma di Zdenek Zeman, l’allenatore delle ripetute e dei gradoni. La realtà, invece, dice che da un punto di vista atletico, nonostante le viti nella caviglia, la placca di titanio nella gamba sinistra, le due operazioni alle ginocchia e i vari problemi alla schiena, ha un rendimento da diciottenne.
 
 Zeman tatticamente gli ha dato carta bianca e lui, forte di una tecnica unica, ha trasformato il vecchio ruolo di attaccante di sinistra in quello di regista d’attacco. Non c’è pallone che, in fase offensiva, non transiti tra i suoi piedi e se la Roma vanta il miglior attacco, 25 reti (comprese le tre a tavolino di Cagliari) una grossa fetta di merito va a Francesco. Che, da parte sua, ne ha firmate solo quattro, mentre Lamela è già a 7 e Osvaldo a 6: il tridente preferito di Zeman è a quota 17 reti (19 con Lopez e ), e nessun’altra squadra può vantare un terzetto così prolifico (Cassano, Milito e Palacio sono a 15).
 

 Del resto, se c’è una cosa che non si può assolutamente rimproverare alla seconda Roma di Zeman è la capacità di andare in gol: non c’è stata una sola partita in cui i giallorossi non siano andati a bersaglio. Se mai, i problemi nascono dietro visto che la Roma ha la seconda peggior difesa del campionato (20 gol, il Chievo è a 21), con i veneti che hanno giocato una partita in meno