La penna degli Altri 15/11/2012 10:05
Roma, unofferta «seria» e De Rossi sarà ceduto
In pratica la società ha passato la palla a De Rossi: toccherà a lui decidere se accettare le proposte che, inevitabilmente, cominceranno ad arrivare (o forse sono già arrivate?) a lui e a Trigoria. La differenza con il passato è che stavolta il calciatore potrebbe cedere e fare le valigie, stufo di sentirsi quasi un peso per questa società, che ieri alla chiusura del primo trimestre dellesercizio 2012-2013 ha comunicato unulteriore perdita: si è passati dal meno 54,7 milioni di fine giugno a meno 71,5 di fine settembre. Non bisogna essere dei geni della matematica per capire come alleggerirsi già da gennaio di un contratto di circa 6 milioni netti a stagione - il più oneroso nella storia della società giallorossa - possa dare una grossa mano ai conti. In tutto questo il fattore Zeman centra ma non è quello determinante: le diversità di vedute col tecnico sono sotto gli occhi di tutti, il nervosismo s c a t u r i t o da una precarietà che Daniele non aveva mai conosciuto in carriera, anche.
Ma Zeman molto difficilmente sarà lallenatore della Roma per tutta la durata del contratto di De Rossi, che scade nel 2017. Un anno di reciproca «sopportazione», dunque, potrebbe essere accettato dal centrocampista, che però si sente scaricato non solo dalla dirigenza ma, ormai, anche dalla piazza. Una cosa impensabile fino a qualche tempo fa e che conferma dalla Grecia anche un ex col dente avvelenato, Leandro Greco, intervenuto ieri a Radio Manà Manà Sport. «Stanno riuscendo a vendere De Rossi. Fino a qualche tempo fa i tifosi scendevano in piazza per difenderlo, adesso sono riusciti a cambiare la mentalità della gente. È vergognoso quello che gli sta accadendo e quello che è uscito fuori di lui come ragazzo. La sua cessione sarebbe un danno per la società e per la città».
Un altro «sostenitore » di De Rossi è lex direttore generale Gian Paolo Montali. «Daniele - le sue parole a Sky - è un grandissimo fuoriclasse: bisogna assolutamente trovare una soluzione perché è un giocatore troppo importante. Se lo si coinvolge nel modo giusto può fare davvero la differenza: io non immagino una Roma senza De Rossi. Anchio in passato ho avuto da chiarire un episodio con luima ne abbiamo parlato. Daniele è una persona molto intelligente, uno che parla poco, ma la cosa più fragorosa in questo momento è il suo silenzio, molto più preoccupante delle sue parole».