La penna degli Altri 15/11/2012 08:44

Psg, Real, City, le sirene da non sentire

Fonti azzurre raccontano che Prandelli ha detto ai suoi collaboratori di essere convinto che, qualora dovesse partire, Daniele sceglierebbe Parigi. Voci, indiscrezioni, contano i fatti. Certo. Però i fatti sono che le sirene esistono, come ha ammesso lo stesso . E se il Manchester lo aveva corteggiato a lungo questa estate, il Psg ultimamente si sta esponendo in maniera forse persino spudorata. « è sicuramente un buon giocatore, tra i migliori centrocampisti che ci sono, ma le transazioni non si fanno sui giornali e non abbiamo parlato con la Roma». Sono le parole di Nasser Al Khelaifi, il presidente del club parigino. Anche non ha fatto mistero dell’interesse della società francese: « è un grande centrocampista e credo normale che sia stato accostato al Psg perché il Paris Saint Germain è uno dei pochi club che può spendere nel mercato, ma mi risulta che il mercato in questo momento sia chiuso. Se ne potrà parlare semmai a gennaio». Presidente, tecnico. E giocatori.

Lavezzi gli ha aperto non la porta, ma un portone: « da noi? Certo che mi piacerebbe, è un bravo giocatore». Idem Ibrahimovic: «Lo vedo bene in tutte le squadre, è un grande campione, spero che arrivi. Se è vero, con lui diventiamo ancora più forti». Soldi, la , la distanza non eccessiva da Roma. Tra le sirene, il Psg è sicuramente la più insidiosa. Al secondo posto c’è il Manchester . «È difficile che arrivi - aveva chiarito Mancini ad agosto - ma dall’alto della mia esperienza so che fin quando il mercato sarà aperto tutto può succedere, per qualsiasi giocatore». Non è successo, però il corteggiamento andava avanti già da un po’. « è un grande giocatore, come Yaya Tourè, ma è ancora della Roma, una grande squadra. Non so se la lascerà».

È sempre Mancini a parlare, otto mesi prima. Psg, . E Real Madrid. Mourinho non ha mai nascosto l’ammirazione profonda per Daniele: «È uno dei pilastri della squadra ed uno dei migliori giocatori italiani». Prima della sua presentazione a Madrid - eravamo a fine maggio di due anni fa - si era preventivamente arreso: «Credo sia impossibile prendere , perché la Roma sono e . tra poco chiude la carriera e il suo testimone sarà preso da . È romanista da sempre e penso che acquistarlo sia impossibile». Così è stato. Due anni dopo, Daniele è ancora un patrimonio giallorosso. Lo è nonostante queste maledette, fastidiosissime sirene.