La penna degli Altri 07/11/2012 09:59
La rivoluzione americana da 100 milioni
RIVOLUZIONE - La Roma, dallestate del 2011, è cambiata profondamente. Basta pensare che della vecchia guardia sono rimasti i soli Burdisso, De Rossi, Perrotta, Taddei e Totti. Il presidente Pallotta ha affidato il compito di trasformare la Roma al direttore generale, Franco Baldini, e a quello sportivo, Walter Sabatini. Sono stati scelti manager di assoluto livello in tutti i ruoli strategici, a partire dallad Claudio Fenucci. Ma a cambiare è stata soprattutto la squadra.
Luis Enrique ha affrontato la sua unica stagione giallorossa con quattordici giocatori nuovi, a fronte dei quali altri otto avevano salutato Trigoria. Numeri da mercato di rifondazione. E tanti soldi messi sul tavolo. I risultati ancora non sono stati allaltezza degli investimenti, ma va considerato che la Roma è formata da tanti ragazzi nati dal 1990 in poi, pezzi pregiati che già oggi in tanti vorrebbero. E comunque sono state rispettate tutte le tappe del disegno economico, tra abbassamento del monte ingaggi e introiti dal botteghino (che sono tornati ai livelli di un tempo anche grazie alle tante iniziative intraprese per i tifosi).
CAMBIO - La prima stagione del nuovo corso ha segnato lesclusione da una competizione europea dopo ben quindici anni. I tifosi non hanno permesso che si continuasse con il calcio alla catalana e la Roma ha puntato su Zeman. Anche stavolta, dopo che a gennaio sono stati formalizzati gli acquisti di Marquinho e Nico Lopez, la Roma ha ripreso lelenco dellorganico e lo ha trasformato. Rivedendo anche moltissime delle scelte fatte solo un anno prima. Lestate scorsa infatti i nuovi acquisti sono stati dodici e le cessioni ben sedici. Finora la squadra attuale è costata oltre 100 milioni di euro. Se non è rivoluzione questa...
LINEA - Il piano di rinnovamento è stato quasi completato. Ora i dirigenti e la proprietà, compreso il socio di minoranza Unicredit, aspettano che tanto lavoro si traduca in risultati apprezzabili. Dopo non aver posto obiettivi il primo anno, stavolta a Zeman e i suoi è stata chiesta la qualificazione in Champions, o almeno in Europa League. La Roma tutta nuova si appresta a vivere limpegno del derby come partita che può cambiare il corso della stagione: non avendo altri impegni oltre al campionato il derby assume valore doppio e la vittoria darebbe una spinta emotiva a tutto lambiente. In attesa che a gennaio la rosa giallorossa possa essere ancora ritoccata. Stavolta, forse, con qualche cessione eccellente.
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