La penna degli Altri 22/11/2012 09:17
Football Summit, la Roma sale in cattedra
Una vetrina decisamente importante, vista anche la partecipazione di club del calibro di Manchester City, United e Barcellona, oltre che a esponenti della Fifa. Una chance per spiegare il progetto giallorosso, quello atto a trasformare il marchio della squadra in un brand globale attraverso un merchandising aperto a tutto il mondo. Operazione ideata da tempo e portata avanti con successo, soprattutto attraverso importanti partnership. Prima Disney, poi Philipp Plein, da pochissimo Volkswagen. «È uno dei nostri obiettivi collaborare con marchi globali che ci diano una grande mano nel nostro sviluppo» ha detto a poche ore da Roma-Torino Winterling, durante la conferenza di presentazione dellaccordo con il brand automobilistico. E ancora: «Anche per offrire sempre più servizi ai tifosi e ai bambini, vogliamo dare molto più di 90 minuti allo stadio, vogliamo fornire qualisiasi tipo di intrattenimento e servizio 7 giorni su 7».
Lo stesso obiettivo della tournée che si terrà a Orlando tra il 30 dicembre e il 1 gennaio, dove la Roma volerà per sfruttare il Disney Soccer Showcase il principale torneo di calcio giovanile degli Stati Uniti, di cui i giallorossi sono sponsor proprio per diffondere il brand in ambiente extracontinentale. Ovvero per «promuovere linteresse per lo sport più famoso al mondo, il calcio, negli Stati Uniti», come ha detto il presidente James Pallotta.
Ma non solo brand. Perché la cosa importante è il campo, e quindi lo stadio. Quello di proprietà, uno degli step fondamentali che la società di Trigoria vuole compiere il prima possibile. E quindi la Roma approfitterà del viaggio in Germania anche per andare a dare uno sguardo da vicino ad alcuni degli impianti tedeschi, tra i migliori esempi di modernità in grado di coniugare levento sportivo con un modello di gestione e di business