La penna degli Altri 06/11/2012 10:19
Florenzi: «Superiori alla Lazio»
Il centrocampista della Roma, romano e romanista, si mostra sicuro a margine della presentazione del libro di Agostino Di Bartolomei Il manuale del calcio: «Sono nato e cresciuto qui, e la prossima partita la sento sicuramente più di altri giocatori, che saranno sicuramente carichi al punto giusto. Mi avvicino tranquillamente al derby, e poi piano piano sicuramente la tensione e la concentrazione saliranno».
Ma sulle potenzialità della sua squadra non ha dubbi: «Secondo me dobbiamo continuare sulla strada che abbiamo tracciato anche in altre partite, non solo in quella contro il Palermo. Magari non per 90 minuti, ma abbiamo fatto vedere del gran calcio e secondo me ci avviciniamo bene a questa stracittadina. Lo sappiamo tutti che è una grande partita». Poi un pensiero al suo compagno di squadra e di strada, Mattia Destro, espulso contro il Palermo dopo appena otto minuti di gioco (e un gol): «Si è tolto la maglia perché è stato preso dalla foga del gol, che è mancato in questi due mesi. Però Mattia è un grande giocatore e sicuramente saprà dire la sua in questo campionato». Florenzi, a soli 21 anni, si sta già dimostrando un protagonista importante per questa squadra.
Ma il vero protagonista della serata è Agostino Di Bartolomei, indimenticato (e indimenticabile) capitano della Roma del secondo scudetto, autore di un libro, Il manuale del calcio, pubblicato a 18 anni dalla sua scomparsa. E il numero 48 giallorosso lo sa bene: «Era un grande capitano, che dava sempre tutto in campo ha detto durante la presentazione del volume cercando di aiutare la squadra in qualsiasi modo. Era sicuramente un uomo umile, che ha dedicato tutta la sua vita al suo lavoro, che ha dato sempre tutto per il calcio. Per quello che ho potuto leggere, le sue idee sul calcio, scritte negli Anni 80, sono applicabili tuttoggi nel calcio odierno. Si può dire che il suo pensiero sul calcio era anche un po futurista. E come mi dice sempre mio padre, posso e devo sempre apprendere dalle persone che conoscono e amano il calcio, e lui era uno di questi».
Infine, un messaggio e un augurio, per una volta a sé stesso: «Il calcio non si svolge solo nellora e mezza della partita ma si svolge dalla mattina alla sera. Se hai una famiglia vicino puoi raggiungere tutto. Sono contentissimo di essere qui, perché so quanto contava Agostino per i tifosi, per tutta la Roma, e sicuramente vorrei fare anchio questa sorta di strada che ha percorso lui. Perché lui è un pezzo enorme della strada, della storia della Roma».