La penna degli Altri 18/11/2012 09:17

Destro pronto a matare il Toro

Qualcuno ha obiettato: la Roma tiene 16 milioni in panchina. Controbiezione: l’attaccante di Ascoli Piceno è stato uno dei pezzi forti del mercato italiano, conteso da tutti, che sconta il momento d’oro della punta italoargentina e il boom di Lamela. Semplice. Per averlo, la Roma ha vinto l’asta, ha battuto l’Inter (sua ex squadra ai tempi delle giovanili), il Milan e la neocampione d’Italia. E nelle casse del sono finiti 16 milioni. Una valutazione da top player. Una valutazione che in molti, tutt’ora, non considerano eccessiva. Anche perché , già nel giro della Nazionale, ha un grande futuro. Non è stata una trattativa semplice. Il direttore sportivo giallorosso, , ha dovuto fare i conti non solo con i dirigenti del Siena e del , che detenevano le due metà del cartellino dell’attaccante, non solo con i procuratori del ragazzo, ma pure con i continui, e scorretti, disturbi da parte dei dirigenti delle altre squadre interessate. Il nodo gordiano era la comproprietà, che e il Siena di Mezzaroma non riuscivano a risolvere. «Fino a quando il Siena - disse il presidente del - avrà la metà, noi non tratteremo con nessuna squadra». Era una strategia. Pochi giorni dopo ripresero le trattative tra il Siena, il e la Roma. Trattative che portarono alla chiusura dell’affare su queste basi: il riscatto da parte dei rossoblù della metà di dal Siena per 7 milioni più la metà di Lamanna e il prestito di Verre, preso da in comproprietà dalla Roma.

I giallorossi, oltre al giovane centrocampista della Primavera, hanno ceduto al Piscitella più 11,5 milioni per il prestito dell’attaccante di Ascoli Piceno con diritto di riscatto fissato a 4,5 milioni. Per il giocatore, un quinquennale a partire da poco meno di 1,5 milioni di euro. Tutto fatto? No, tutt’altro. A complicare la situazione, come se ce ne fosse stato bisogno, ci si misero i procuratori di che, stuzzicati dai dirigenti di altre squadre interessate, avanzarono alcune richieste che mandarono su tutte le furie : «La trattativa si è arenata, la vedo nerissima». È di nuovo una strategia. Una strategia che dà i suoi frutti: pochi giorni dopo, perché firma con la Roma.

Ma questo ormai è il passato. Ora l’attaccante giallorosso è chiamato a fare il suo lavoro sul campo: gol, tanti gol. Contro il Palermo è arrivata la rete che da tempo cercava, anche se un arbitro troppo fiscale e un errore di gioventù l’hanno costretto a fermarsi per una giornata. Domani sera, però, l’attaccante giallorosso, a distanza di 15 giorni dal suo primo gol con la maglia della Roma, potrà proseguire il discorso che gli hanno più o meno ingiustamente interrotto. Potrà far gioire di nuovo i romanisti. Potrà farlo nel suo stadio. E magari sotto l’altra curva, il cuore del tifo giallorosso.