La penna degli Altri 15/11/2012 08:23

De Rossi, prove di addio

A pranzo, il primo appuntamento. All’Eur con quello che considera un amico e allo stesso tempo il primo referente della proprietà: Daniele sceglie come commensale l’avvocato Mauro , consigliere di amministrazione, nonché legale della cordata Usa. L’incontro è andato in scena prima che Daniele rispondesse al richiamo di Zdenek Zeman, allenamento fissato per il pomeriggio. Pranzo leggero, chiacchierata sostanziosa. in tenuta casual, jeans e maglione verde a girocollo, Mauro in giacca e cravatta. Tavolo da due. non era stato delegato dai dirigenti, Baldini e , ha sentito il bisogno di riferire prima a lui poi ai dirigenti ciò che sta vivendo in questo momento. Il centrocampista ha fatto il punto della situazione, su come ci è arrivato e come ne potrà (se ne vorrà) uscire. ha ascoltato, ha preso atto, lo ha capito: la testa di Daniele ora non è il massimo della serenità. 

Dopo il pranzo, a Trigoria, ha avuto modo di confrontarsi pure con Baldini, e , ovvero la parte tecnica e amministrativa della società. Qui, forse, c’è qualcosa di più che un incontro informale. La società ha preso atto della situazione complicata in cui si trova , ribadendo però che lui resta «un bene prezioso» per la squadra e per il club. Ma, visto l’umore del centrocampista, se la situazione ambientale non si ricomporrà al più presto, sarà complicato vedere vestire la maglia della Roma da gennaio in poi. In questo momento è Daniele non ne può più, è sofferente, stanco. Vive una sorta di accerchiamento: una buona fetta della tifoseria lo accusa di scarso impegno, di condurre una vita non da professionista, di guadagnare troppo, di non rendere come dovrebbe, di essersi messo di traverso con Zeman, addirittura di aver dato un cazzotto a Mauri scientificamente per danneggiare la Roma.
 
Troppo, ritiene , che ormai pare aver preso coscienza che, per il bene di tutti, sarà meglio cambiare aria. Daniele si aspettava che la società prendesse posizioni dopo le accuse pubbliche di Zeman e che magari dicesse che era incedibile.  Il club gli ha ribadito che, un conto è sostenere che verranno ascoltate le offerte di altri club, un altro è mettere un calciatore sul mercato. E Zeman in tutto questo? Con lui non riesce ad entrare in confidenza, in sintonia tattica. Ieri solo poche parole con il boemo: ha dovuto saltare la seduta per un problema al tendine. ha poi ascoltato anche le parole di , che gli ha confermato la multa per il cazzotto a Mauri nel derby, con Daniele che ha ammesso di aver sbagliato e di accettarne le conseguenze (niente ricorso).
 
La situazione generale è comunque in ebollizione, a Trigoria a breve potrebbero arrivare le famose offerte da ascoltare. E magari Daniele le asseconderà, a differenza di quanto avvenuto in estate, quando aveva detto no al di Roberto Mancini. Dalle sirene inglesi si passa a quelle francesi o spagnole. , non avrà più tanti estimatori a Roma, ma a Madrid e Parigi sì. e Mourinho, che in carriera hanno vinto un po’ tutto, lo verrebbero nelle loro rispettive squadre. Adesso deve solo scegliere Daniele. Sempre che cambi qualcosa a breve.