La penna degli Altri 17/11/2012 09:39

Baldini: «Zeman e De Rossi restano»

Verso il Toro Zeman, dal canto suo, sta preparando la sfida con il Torino facendo i conti con le squalifiche (, Burdisso e Tachtsidis), pronto a rilanciare e studiando qualche novità in difesa (ieri ha riprovato Dodò a sinistra, con Balzaretti a destra, ma anche il baby Romagnoli al fianco di Marquinhos, per una coppia di centrali con un’età media di 18 anni). «I risultati sono deludenti, inutile negarlo, mi aspettavo almeno 7-8 punti in più — dice il d.g. della Roma, che ieri ha tenuto a rapporto la squadra con —. Il motivo? La fase offensiva la conosciamo a memoria, quella difensiva no. Ma i nostri difensori sono tutti nuovi, tranne Burdisso che viene, però, da un lungo infortunio».
 
Poi, Baldini torna sulle difficoltà di Zeman, con la Roma che è la peggior difesa della Serie A (23 gol subiti come Chievo e , ma con una partita «reale» in meno). «È vero, i risultati finora dicono che scegliere lui è stato un azzardo, ma noi ci crediamo ancora. A lo avevamo seguito e aveva una fase difensiva buona. Perché lui e non Montella? Parlarne ora, con la avanti di 7 punti, fa sembrare la scelta discutibile. Ma volevamo un tecnico che desse spettacolo, come sta facendo. Mi piacerebbe che avesse un tempo per essere giudicato». A quanto affermato ieri, ci sarà. E — a meno di disastri inenarrabili — arriverà fino al termine della stagione.
 
Non si tocca Sciolto un equivoco, Baldini si dedica agli altri: « avrà presto lo spazio che merita, è uno degli investimenti della società, investimenti che hanno bisogno di tempo», Già, ma il vero dubbio è un altro: che fa? «L’onestà è un vizio, sono stato incauto a pronunciare quelle frasi su di lui prima del derby, anche se Daniele mi ha assicurato che la sua reazione con la Lazio non è stata influenzata dalle stesse. Ho espresso il parere di un manager. Ora, però, lo dico una volta per tutte: non vogliamo cedere e lo abbiamo dimostrato quest’estate. Se lui è contento? Dopo questa settimana sarebbe dura esserlo, ma se le cose succedono è perché le persone sono felici di farle».  Baldini, invece, le sue le chiude così: «Le responsabilità sono mie, non degli americani, che non possono essere incolpati solo perché non sono qui e non pontificano tutti i giorni. Se resterò? Ho preso un impegno con Pallotta e ci metterò tutte le forze. Non sono felicissimo, è chiaro, ma Pallotta sa che se non è soddisfatto, non deve fare altro che dirmelo».