La penna degli Altri 06/10/2012 11:28

Zeman ribalta la Roma

 

 Marquinhos per Burdisso e il ritorno di Piris a destra

La novità più clamorosa riguarda il cuore del settore dove Zeman in settimana ha più volte provato Marquinhos al fianco di e dunque al posto di Burdisso. Il giovanissimo brasiliano è stato chiamato in causa fin qui due volte, a partita inoltrata e sempre nel ruolo di esterno . Giocherebbe per la prima volta dall’inizio e nel suo ruolo naturale, vale a dire centrale. Burdisso non ha convinto Zeman nell’inguardabile prestazione dello Stadium. Soprattutto per come non ha saputo guidare la linea difensiva, troppo spesso colta impreparata dagli attaccanti juventini e soprattutto dagli inserimenti dei centrocampisti. Marquinhos, 18 anni, ha dimostrato velocità e carattere. Quanto basta a Zeman per proporlo accanto al connazionale . Certo, è un azzardo, ma anche una grossa occasione per il ragazzo che ha la possibilità di conquistarsi una maglia da titolare nel ruolo che lo ha consacrato anche con la nazionale brasiliana campione del mondo Under 17, di cui è stato il capitano. Per quanto riguarda Piris, dopo due turni di panchina e l’infelice scelta Taddei, si tratterebbe di un vero e proprio ripescaggio per il paraguayano, capro espiatorio della sconfitta interna col ma a conti fatti più o meno colpevole come tutti gli altri visto che non c’era né contro la Samp, né contro la . Purtroppo a Roma c’è poca pazienza. Va infatti considerato che Piris, 25 anni, è al suo primo campionato in Italia, in una squadra nuova, con un allenatore nuovo (anche per gli altri). Inevitabile qualche sbandamento, anche sul piano individuale. Eppure il paraguayano ha sicuramente corsa e grinta per inserirsi bene negli schemi del boemo. (...) Occhio a Goicoechea. Potrebbe avere una chance...

 
 
Finalmente si rivede Bradley E torna in mezzo
L’infortunio di facilita le scelte di Zeman che, recuperato Bradley, deve solo decidere chi far giocare al centro del reparto. E non c’è dubbio che la scelta cadrà su , chiamato a dare un segnale forte nel ruolo che predilige. Il Tachtsidis delle ultime due partite, apparso lento e impreciso, può tranquillamente riaccomodarsi in panchina. Con e Bradley ai fianchi di , il centrocampo dovrebbe essere in grado, anche a livello muscolare oltre che tecnico, di supportare l’attacco ma anche di proteggere una difesa apparsa pericolosamente vulnerabile in questo avvio di campionato. Se è vero che il centrocampo è il fulcro del gioco, è sicuro che stavolta Zeman si aspetta molto soprattutto da , finito nel mirino della critica anche per le sue dichiarazioni del dopo-partita contro la . Il ragazzo di Ostia preferisce giocare da centrale e, con il ritorno in panchina di Tachtsidis, Daniele sarà così di nuovo al centro della manovra giallorossa. (...). Il ritorno di Bradley in questo senso dovrebbe dare una buona mano al reparto, assicurando anche una buona dose di agonismo abbinata al consueto dinamismo. Piuttosto, considerando che lo statunitense torna dopo oltre un mese di assenza, potrebbe esserci il problema della tenuta. Bradley potrebbe non avere fiato e gambe per i novanta minuti. La soluzione per il finale di gara potrebbe essere il cambio con Perrotta. Dall’altra parte sembra avere fiato e gambe per dare ancora qualcosa in più. Il ragazzo ha già segnato due gol e con i suoi inserimenti promette di essere l’attaccante in più, qualora ce ne fosse bisogno.
 
 
Tridente pesante ispiratore Ma c’è anche l’ipotesi Lamela 

E’ sempre il reparto in cui Zeman può fare e pensare più scelte. In campo dovrebbe andare il tridente pesante, già sperimentato per un’ora di Inter-Roma e poi accantonato con il ritorno di Lamela sulla fascia destra. Il problema, se è tale, è quello di far convivere due centravanti di ruolo ( e Osvaldo) in uno schema che prevede una punta centrale e due attaccanti larghi. Considerando che anche a sinistra è un adattato, nel senso che svolge il lavoro sfruttando più le caratteristiche personali che l’idea di Zeman, è evidente che il reparto, pur formato da tre giocatori di grosso calibro, ha problemi di assemblamento e di distribuzione di spazi e mansioni. Fermo restando che pochi possono vantare tre nomi così in attacco e che il lavoro di in questo schema porta spesso la Roma a giocare un 4-3-1-2, con il capitano che da sinistra va a fare il trequartista e gli altri due attaccanti che incrociano attaccando la profondità. Ma non ditelo a Zeman... Il boemo però, ieri ha provato anche un tridente con Lamela a destra, Osvaldo al centro e a sinistra. In questo caso andrebbe in panchina e in pratica il giovane argentino avrebbe il compito (partendo da destra) di fare il lavoro che fa partendo da sinistra. In questo caso si adatterebbe meglio a fare l’attaccante di sinistra, scambiandosi anche la posizione con Osvaldo. Lamela è un altro giocatore dal quale Zeman si attende molto di più. Se dovesse scendere in campo praticamente al posto del capitano, sarebbe come dargli le chiavi dell’attacco, una responsabilità importante per il ventenne talento che sembra trovare fatica a sbocciare definitivamente. in questo caso sarebbe un preziosissimo jolly d’attacco, da usare nel secondo tempo in caso di necessità, sia a sinistra che in posizione centrale. Non dimentichiamo poi che c’è anche Nico Lopez che, dopo la prodezza della prima giornata con il catania e l’apparizione abbastanza opaca contro il , sembra finito nel dimenticatoio. (...)