VOCI - Il pomeriggio è stato movimentato. In tanti hanno voluto dire la loro. Si è passati dai dubbi sui vantaggi delle battaglie dialettiche di Zeman, ai rapporti con la Juventus che secondo qualcuno non dovrebbero essere così cordiali tanto da scegliere un advisor di proprietà della famiglia Agnelli (la Cushman & Wakefield) per la scelta del terreno sul quale costruire lo stadio di proprietà. (...) E' stata definita «cervellotica la scelta che ha portato ad assumere Luis Enrique» , poi sono state chieste delucidazioni sull'ammontare del costo relativo alla consulenza della Raptor, società di proprietà del presidente Pallotta. Perplessità manifestate anche sulle reali capacità dell'attuale dirigenza. Poi la minaccia di rivolgersi alla Consob se non si fosse fatto chiarezza sui tempi dell'aumento di capitale. Con una battuta: «Così come una donna non può essere incinta poco poco, così le dichiarazioni non possono essere chiare poco poco...» . E ancora le spese sostenute per l'ammodernamento di parte dell'Olimpico con «stravolgimento della tribuna Monte Mario» . E la delusione perché «oggi la Roma si è presentata con una squadra ridottissima di dirigenti» . 

 

CALCI - Infine (...) tutto lo sconforto è emerso nell’accorato intervento del socio, presente insieme ad altri 32, che ha pensato di manifestare il sentimento del pubblico romanista chiedendo di poter avere «la possibilità di dare un calcio in c... ai giocatori»