La penna degli Altri 13/10/2012 10:09

Sul campo la risposta a Zeman

La nazionale soffre troppo a Yerevan. Così sono i singoli a incidere sul risultato più che il gioco. L’Italia è brillante all’inizio del match e aggressiva nella fase conclusiva. Lascia, quindi, troppi minuti all’Armenia: disordinata tatticamente, rischia dietro e conclude raramente davanti. E se sono le individualità a emergere, è il ct a dover ringraziare i due grandi esclusi della Roma e non il contrario. Di sicuro, però, Prandelli ha scelto bene, senza lasciarsi influenzare da quanto fatto da Zeman in campionato. e Osvaldo cambiano la storia della partita che non si era messa bene per l’Italia. Perché gli azzurri faticano ancora in trasferta. Meno che a Sofia, un mese fa. Ma Barzagli e Bonucci sbandano, spaesati e fragili, e lo stesso Giovinco va in altalena. Tra gli juventini, il migliore è Pirlo. Piace anche Montolivo da trequartista. Meno Marchisio. finisce alla grande, mentre Osvaldo, dopo aver lottato per tutta la gara, sfrutta l’unica chance. Per l’italo argentino terzo gol azzurro nelle ultime tre partite con l’Italia e sesto stagionale in sei gare giocate.

Se Osvaldo fa il centravanti, moderno come dice Prandelli perché difende e segna, mostra tutto il suo repertorio: gioca e fa gol da mezzala, accontentando indirettamente anche Zeman che lo vede in quel ruolo, e chiude da regista, come piace a lui, con l’assist per Osvaldo. Fisicamente i due, contro l’Armenia, danno ampie garanzie. Vuol dire che hanno lavorato bene in azzurro e in giallorosso. Dunque si impegnano. E hanno la testa a posto. Per vincere con l’Italia e con la Roma.