La penna degli Altri 02/10/2012 09:28

Soldi e ribaltoni non sono bastati



VOLUME - Nei 106 milioni, che sono serviti complessivamente a portare a Trigoria 29 giocatori nuovi (!), non sono menzionate neanche le cessioni, che porterebbero il saldo negativo a -60 milioni, perché qui non è in discussione la capacità finanziaria della Roma ma la qualità delle scelte dei manager, Baldini e . [...]Dal settimo posto di Luis Enrique al sesto attuale di Zeman, non sembra cambiato niente. Anzi,qualcosa è peggiorato perché di questi tempi lo scorso anno la squadra aveva conquistato 8 punti in 6 partite sul campo. Mentre oggi il bilancio dice 5 punti in 5 partite, aspettando di capire se il 3-0 a tavolino di Cagliari verrà ribaltato. 


DELUSIONI - Tra i giocatori selezionati, il più redditizio nel rapporto qualità-prezzo è già andato via: , costato complessivamente 9 milioni, è stato venduto al Liverpool per 13,5. Lamela è stato pagato uno sproposito e ancora non ha dimostrato di meritare una valutazione di 17,6 milioni. ha smesso di essere se stesso a gennaio, pagando infortuni ed equivoci tattici: altri 11 milioni usciti. Stekelenburg, pagato 6,3 milioni più bonus a un anno dalla scadenza del contratto con l’Ajax, continua a non dare garanzie assolute e non ha trovato estimatori in estate. In molti, dunque, si sono svalutati. Altri, come Kjaer, si sono addirittura annullati: i 3 milioni versati per il prestito di un anno al Wolsfburg sono stati letteralmente buttati dalla finestra. E non è troppo diversa la situazione di Josè Angel: i 4,5 milioni pagati allo Sporting Gijon si sono trasformati in una cessione gratuita in prestito alla Real Sociedad. 


RIVOLUZIONE BIS - Degli 11 acquisti del primo anno, sono andati via in 6 (, Gago, Kjaer, Bojan, Heinze e Josè Angel) mentre uno, il francese Nego, non viene mai considerato da Zeman nonostante la penuria di terzini. Morale: i dati certificano che nell’estate appena conclusa, Sabatini ha operato una seconda rivoluzione per cambiare faccia a una squadra che non funzionava. Le risposte arrivate dalle partite finora non hanno supportato la sua strategia. E lui stesso, con molta onestà, è andato in televisione ad assumersi tutte le responsabilità di un inizio infelice. La sua speranza è che almeno i nuovi, da a Balzaretti, da Bradley a Tachtsidis, sappiano rassicurarlo per il futuro senza obbligare la Roma a cambiare anima anche l’anno prossimo [...]