La penna degli Altri 03/10/2012 09:24

Roma spalle al muro. Baldini: «Zeman resta ora pensate a vincere»

 
Avanti così Dopo il flop della scorsa stagione, il rischio si è di nuovo materializzato anche in questo scorcio di campionato, tanto da far finire la Trimurti (Baldini, e ) nel mirino della contestazione insieme ai giocatori. Pur sfiorato dalle perplessità, la figura di Zeman resiste. Non a caso, la quarantina di tifosi che fuori dai cancelli hanno recitato qualche insulto ai calciatori hanno applaudito il boemo. Il vero rumore di sciabole, però, si è sentito dentro i cancelli di Trigoria, dove prima è cominciata la caccia alle «talpe» che sussurrano le notizie e poi si è rassicurato il boemo sull'aiuto di UniCredit per il mercato di gennaio. Infine si è decisa la linea con cui affrontare la squadra. Quale? La più semplice: assecondare gli umori della piazza contro i giallorossi.
 
Faccia a faccia A dispetto delle voci (Baldini al Tottenham, al Milan, senza rinnovo a fine stagione), la dirigenza infatti si è ricompattata e — dinanzi a Zeman e a tutto lo staff tecnico — ha affrontato i calciatori a muso duro. «Non c'è neppure bisogno di dire che l'allenatore resta — ha detto Baldini — Dovete rispettare di più le regole, mettere più attenzione e più intensità negli allenamenti. Pensate a fare i calciatori, meno chiacchiere e più lavoro. State tranquilli, noi non smobilitiamo. Per noi siete una grande squadra, siete in grado di vincere, anche se nessuno vi chiede di farlo subito». Ancor più spietato è stato . «Adesso basta — ha ringhiato —. L'anno scorso siamo stati indulgenti, ora non più. Siete tutti bravi giocatori, adesso dovete essere una squadra. Chi non ci sta si chiami fuori subito: verrà accantonato oppure ceduto». Nessuno dei calciatori ha risposto alle sollecitazioni dirigenziali, ma radio spogliatoio sussurra che al termine pochi siano rimasti scossi.


La lezione di Zeman Usciti i dirigenti, è stata la volta di Zeman. Il boemo, però, in realtà si è soffermato solo sugli aspetti tattici, dicendo poi al gruppo: «Il mio calcio è semplice, applicatelo e abbiate fiducia nelle mie idee». E così, forte della rinnovata fiducia dirigenziale — che oggi verrà di nuovo esplicitata in una conferenza del d.g. Baldini — l'allenatore ha di nuovo rispolverato il lavoro sui gradoni, a dispetto dei mugugni dei calciatori sulla pesantezza dei carichi. Il messaggio finale è chiaro: tutto è come prima, non è successo nulla di irreparabile, abbiate fede. Più che Trigoria, infatti, a molti è parso di essere in Vaticano.