La penna degli Altri 02/10/2012 09:55

Per Zemanlandia serve tempo



Ma un solo esempio non può bastare. E allora bisogna andare indietro negli anni, fino alla stagione 1989-1990, quando di fatto nacquero il Foggia di Zeman e Zemanlandia. Anche quella, come a , era serie B. All’epoca c’erano ancora i 2 punti a vittoria, ma per facilitare i confronti facciamo finta che ci fossero i 3 punti (e lo faremo anche per tutte le altre stagioni). Bene, in 6 partite quella squadra che poi avrebbe insegnato calcio a tutta Italia fece solo 7 punti. Poco meglio andò l’anno dopo con una partenza che fruttò 9 punti, salvo poi arrivare prima sul traguardo finale. Il debutto in A, che tutti ricordano come stellare, portò in realtà 8 punti. Frutto, come quest’anno, di 2 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte. Certo, era il Foggia ed era il primo anno sulla grande ribalta. Ma il campionato successivo cominciò anche peggio: 3 sconfitte nelle prime 3 partite. Addirittura 4 nelle prime 5 e soli 4 punti, salvo poi tornare a far vedere il calcio che conosciamo. Migliore, è vero, lo score di Zeman negli anni nella Capitale, sia alla Roma sia alla Lazio. Ottimi avvii, non però devastanti: 11 punti al primo anno in biancoceleste (quando poi arrivò secondo), 12 al secondo. Proprio come nel primo in giallorosso contro i 10 del secondo. Ovvero il campionato 1998-1999 che, sotto l’aspetto dei risultati (non del gioco), assomigliava parecchio a quello attuale. Due punti di differenza che basterebbe andare a cercare ad esempio nella terza giornata di campionato. Allora ci fu il 2-0 sul Venezia creato in 15 minuti del primo tempo e tenuto fino alla fine. Stavolta il 2-0 col gettato alle ortiche con un clamoroso calo di concentrazione. Anche in quel campionato la sesta giornata fu quella della seconda sconfitta stagionale. Anche quella volta contro una grande squadra: il Milan. Finì 3-2 con la doppietta inutile di Marco Delvecchio. Eppure tra quella Roma sconfitta a Milano e la Roma stra-sconfitta a Torino la differenza c’è. E tanta. Allora per tutto il primo tempo dominò la scena. Sabato per tutto il primo tempo in scena non ci è proprio andata. Insomma, una Roma che pare dover ritrovare il gioco zemaniano prima ancora dei risultati. Quelli poi verranno di conseguenza. Ah, per la cronaca: sia la Roma del ’98 sia il del 2012 alla settima giornata vinsero segnando tantissimo. Magari può bastare per far spuntare un piccolo sorriso in vista di domenica.