La penna degli Altri 27/10/2012 11:57

Palazzi passa al Napoli, possibile una penalizzazione per gli azzurri

Il procuratore Palazzi potrebbe chiedere il -2 in relazione alla responsabilità oggettiva che il club è costretto ad accollarsi per l’illecito tentato e andato a vuoto dal suo ex terzo Gianello, che provò a coinvolgere Grava e Cannavaro nella combine che da solo non poteva aggiustare. Ma che incassò solo due «no». Per questo Cannavaro e Grava sono stati rinviati a giudizio per omessa denuncia, per aver taciuto possono prendere 6mesi di stop e anche di più visto che, all’epoca dei fatti, era in vigore il vecchio ordinamento e non esisteva una pena edittale per il reato in questione. Il calibro lo danno gli ultimi casi, come quelli di e Portanova, che in terzo grado si sono visti ridurre a 4 mesi la pena. Entrambi i giocatori napoletani hanno querelato Gianello per diffamazione, hanno sostenuto negli interrogatori sia in sede ordinaria che in quella sportiva di non aver ricevuto nessuna proposta indecente o, comunque, di non averle dato alcun peso. La loro strategia è diretta al dibattimento e a bypassare la fase del rito abbreviato.

A causa loro il rischia solo un’ammenda, la partita vera si gioca su Gianello, figura unica e di contorno, come i legali del club proveranno a sottolineare in sede di processo. A giugno l’ex raccontò tutto alla Procura della Repubblica di e a luglio confermò davanti ai federali di Palazzi: ammise di aver tentato di aggiustare Samp- su imbeccata di «gente del Nord», dopo «zingari» e «Masiello-boys» altri taroccatori a scopo di lucro, la cui testa di ponte era l’ex Chievo Silvio Giusti, anche lui deferito per illecito. Di riscontri ce ne sono a sufficienza: dalle intercettazioni al racconto di Gaetano Vittoria, il poliziotto infiltrato per sorvegliare i rapporti tra il e i tifosi che entrò in confidenza con Gianello e ascoltò per primo il suo racconto. Ora l’ex può incappare in una lunga, non meno di 3 anni, da smussare con collaborazione e patteggiamento. Sarebbe un’ultima parata in favore del che così potrebbe provare a uscirne con la sola ammenda.