La penna degli Altri 13/10/2012 10:49
Osvaldo. Dal castigo alla cura Prandelli: I campioni rispondono così
Uno, De Rossi, raggiunge Tardelli, Bergomi e Baresi a quota 81 presenze in Nazionale e regala un confetto di consolazione ai sostenitori del Roma Club locale, che lavevano accolto allaeroporto come un re. È il suo 12° centro in azzurro, uno più di Di Natale e tre più di Totti, arriva ancora di testa, e cambia la storia della serata. Laltro, Osvaldo, orfano di Balotelli, sigla il terzo gol in tre partite di qualificazione e lo fa proprio su assist del compagno di club. «Mi ha dato una palla bellissima, il resto è stato facile, lo ringrazio. Questa è una vittoria importante, forse fondamentale, perché sapevamo di trovare un campo difficile e un avversario molto aggressivo». Ecco lItalRoma che loriundo sognava. Prandelli aveva puntato anche sulla loro sete di riscatto: «Hanno dimostrato che un calciatore non deve parlare ma rispondere in campo e solo su quello, poi è meglio stare in silenzio e dimostrare in settimana e in gara il proprio valore». Il silenzio lo suona De Rossi, che nel clima di festa del dopo gara evita il salottino Rai e dribbla la zona mista, sciogliendosi solo oltre il portone duscita, quando scherza proprio con Osvaldo. E forse lascia a lui le consegne della polemica, sottile e pungente. «In fondo mi è solo capitato di andare una volta in panchina dice Osvaldo , può
succedere a tutti. Quello che mi è dispiaciuto sono state le parole di Zeman, perché a me si può dire tutto ma non che non mi impegno. Se ci siamo parlati? No, ma a me non deve spiegare niente nessuno. Sono contento invece perché nel calcio la fortuna conta poco, serve il lavoro e il campo stasera mi ha ripagato».
E mentre Giovinco, sostituito, non trova la rete e alla fine manifesta il suo malumore ai cronisti («Strano che mi critichiate anche stavolta... La verità è che non vedete le partite, giudicate solo in base ai gol»), Osvaldo si toglie lo sfizio di mandare unaltra cartolina a Zeman. «Mi chiedete se gli dedico la rete? No, preferisco dedicarla a chi mi vuole bene e ha fiducia in me. Quando un giocatore sente la stima del tecnico poi cerca sempre di ripagarlo in campo. Io mi sento uno come gli altri, che deve guadagnarsi il posto. Vale nella Roma e in Nazionale ».Chissà se a De Rossi arrivano le parole di Mkhitaryan, autore del momentaneo pareggio e inseguito a fine gara come una stella: «Daniele è semplicemente magnifique, uno dei migliori centrocampisti del mondo, uno dei tanti fuoriclasse su cui può contare lItalia, e so che stasera qualche armeno tifava anche per lui...». Osvaldo invece guarda avanti: ha un posto fisso nellItalia, deve ritrovarlo a casa sua. «Non mi aspetto che questo gol cambi nulla, non sono certo di giocare con la Danimarca e neppure a Genova in campionato». In questo viaggio si è portato dietro Nelle terre estreme, il libro di Jon Krakauer da cui è stato tratto il film Into the wild. Lha appena cominciato.