La penna degli Altri 13/10/2012 10:30
L'obiettivo di Burdisso: riprendersi la Roma
Sotto col lavoro Zeman, dopo le bordate a Osvaldo e De Rossi, ha sottolineato il rispetto verso l'argentino e quello che rappresenta per la Roma, per l'importanza della sua figura in campo e nello spogliatoio. Lui, Burdisso, da parte sua ha capito le difficoltà che ha con il nuovo modo di difendere e si è messo sotto ancor più del solito. Prima di Torino non aveva saltato un minuto, ma senza mai brillare, anzi, lasciando qualche perplessità, direttamente proporzionale a quelle dell'intera difesa della Roma. Contro l'Atalanta, la rivoluzione ha colpito anche lui: fuori un 32enne alla nona stagione in Serie A, dentro un 18enne all'esordio da titolare. Burdisso non ha fatto un fiato: ha capito e in silenzio lavora per tornare titolare già da Genova, dove il 23 agosto 2009 arrivò prima lui della sua maglia, spedita in fretta e furia per farlo esordire in giallorosso.
Esempio Tre anni dopo, Burdisso a Trigoria è diventato un modello da seguire: il carattere forte lo aveva già, l'infortunio al ginocchio lo ha ancor più rafforzato. Mentre Dodò, infortunatosi il giorno dopo Burdisso, anche ieri non si è visto in campo ma si è diviso tra palestra e sabbia (la squadra si è allenata ancora sul sintetico), «il Bandito» già da Riscone era al pari con i compagni avendo lavorato anche prima dell'inizio del ritiro. Non a caso, il giocatore che ha preso il suo posto accanto a Castan, lo ha eletto a esempio. «Mi ha aiutato tantissimo dice Marquinhos a Sky . Parla con me tutti i giorni e prima delle partite. L'esordio, però, è stato meraviglioso; a Zeman piacciono i giovani e io sto molto bene. Poi le scelte le fa il mister. Il nostro obiettivo? Lavorare per vincere lo scudetto». È arrivato a Roma da poco, ma Marquinhos già parla un discreto italiano. Vedi le ripetizioni?