La penna degli Altri 29/10/2012 09:33
La Roma delle pazzie fa ridere lUdinese
Così, per povera che fosse (o sembrasse) ha vinto lUdinese, che non ha rubato nulla, anche se Zeman alla fine se lè presa: «Gli arbitri possono decidere i campionati ». LUdinese che per mezzora aveva patito la concretezza, la bellezza, il divario. In quella robusta manciata di minuti, dopo i cori della curva contro i carabinieri durante il minuto di silenzio, disapprovati dal resto dello stadio, la Roma ha strizzato i friulani come se fossero uno straccio bagnato da mettere sullo stendipanni. Totti stava confermando che dalle sue parti, fra cuore, pancia, muscoli, piedi e cervello, è in corso una nuova vita fisica (quella tecnica è sempre la stessa). Gli altri brillavano tutti di luce propria.
La doppietta di Lamela era così parsa la naturale conversione in numeri di un evidente strapotere: il primo gol è arrivato con un giochetto lungo la linea di fondo a un metro dal palo (22), il secondo dopo una verticalizzazione di Totti che portava Osvaldo a servire lassist per il connazionale (23).
Ma dopo Jekyll cè sempre Hyde nascosto da qualche parte. La Roma-Hyde è stata brutta e molto cattiva (con se stessa). LUdineseha accorciato con Domizzi (31). Avendo due centrocampisti in più, lUdinese poteva attaccare in superiorità numerica: non aveva più paura. Al 5 del secondo tempo Armero calcia malissimo e involontariamente serve Di Natale a un metro da Stekelenburg: 2-2. Lennesima rimonta per la Roma, lennesima torta già preparata che nessuno mangerà. Una maledizione o semplicemente un limite? La Roma si ribella al suo essere Hyde ma Osvaldo è impreciso e Totti e Lamela sono stremati. Entra Florenzi, ci sarebbe bisogno di polmoni. Ma è tardi.
Ora è una Roma destrutturata. Nellultimo contropiede un dubbio fallo di Castan su Pereyra consegna a Hyde la sua maschera più brutta. LUdinese ha aspettato Hyde. Hyde (la difesa della Roma che inizia dal centrocampo) le ha aperto le porte. Roma da sentirsi male perché come al solito non cè niente di razionale in questa alternanza di luce e buio. La bellezza zemaniana, per ora, dura solo mezzora.