La penna degli Altri 19/10/2012 10:11

L’attacco di domenica è un rebus

. The King. Sull’erba di Marassi ha costruito il suo regno. Il 18 dicembre 2005, giorno di Samp-Roma, gioca per la prima volta (con Spalletti) prima punta e realizza il primo gol di un’epoca nuova, un’età dell’oro culminata un anno e mezzo dopo con la conquista della Scarpa, d’oro pure quella. Ieri Francesco ha svolto del differenziato. Ha un risentimento muscolare ai flessori della coscia sinistra, ma le notizia che giungono da Trigoria invitano a un cauto ottimismo. Se recupera pienamente, gioca. E non perché si chiami , ma perché - Zeman l’ha detto - le gerarchie le fa il campo e il di oggi pare avere ingannato la vecchiaia, è più in forma lui di qualche compagno, non ha ancora segnato ma delizia i palati con la specialità della casa, assist, inviti a rete, intelligenza costantamente al servizio della squadra, eleganze mai fini a se stesse. Eleganze reali.

. Oppure Osvaldo. È forse il vero grande ballottaggio di . Perché ormai parte sempre a sinistra e Lamela a destra. ha dalla sua parte il passato da ex, ha fatto male al dopo essere stato del - stagione 2010/11, 16 presenze e 2 gol in campionato - e c’è riuscito in un’occasione storica, una partita che ha segnato la storia della Serie A: -Siena del 22 aprile. Lo scorso 22 aprile. Una data che non si dimentica. È il giorno in cui un gruppo di ultras genoani, sullo 0-4 per i toscani, per , chiede alla squadra di togliersi la maglia.

Osvaldo. Con la maglia della Nazionale è andato in gol con l’Armenia su assist di ed è stato espulso con la Danimarca. È stato bravo a dribblare le polemiche, non ha risposto come forse avrebbe avrebbe voluto quando gli è stato chiesto dell’esclusione dell’Olimpico. Sa che Zeman non ce l’aveva solo con lui, quando dopo ha detto che i giocatori devono pensare ai fatti loro. Sa che l’invito era rivolto a tutta la squadra. Ieri ha segnato tre gol in partitella. Se non gioca e la Roma non vince, aspettatevi delle polemiche. Se gioca e la Roma non vince, idem. Non è facile risolvere rebus come questi. Però è meglio avere la possibilità di risolverli, che essere costretti a compiere delle scelte obbligate.

GLI ALTRI Oddio, non è che anche a centrocampo ci sia penuria di uomini. Anzi. Zeman ha provato due centrocampi, ieri. Uno composto da Bradley, idolatrato dalla stampa americana, Tachtsidis e , in rete con l’Under 21, l’altro da , sempre il greco e , che con la Bosnia ha dimostrato di essere pienamente recuperato. Tachtsidis sembra l’unica certezza, a dispetto di una prestazione che con l’Atalanta non è stata brillantissima. L’ex centrocampista del Verona compie però i movimenti giusti, quelli che pretende Zeman, accorcia le distanze tra i reparti, velocizza l’azione. O quantomeno ci prova. Questione difesa. Zeman ha provato Taddei a destra, al posto di Piris. A sinistra potrebbe non essere ancora il momento di Dodò. C’è Balzaretti. Al centro, è ormai un inamovibile. Marquinhos quasi. Sennò c’è Burdisso, che i movimenti di Zeman forse non li farà bene, ma che ad eventuali carenze sopperisce con quello che spesso manca. Il cuore.