La penna degli Altri 10/10/2012 10:39
Il gioco di Zeman? Non è così difficile
CONCENTRAZIONE - Vero è che nel gioco di Zeman nessuno può permettersi di non stare con la testa nel match. Perchè tutti e undici i giocatori, portiere compreso, sono parte attiva sia della fase offensiva che di quella difensiva, sia in possesso che in non possesso di palla. Quindi basta che uno o (peggio) più elementi non seguano lo spartito, che tutta la squadra, come in un effetto domino, va in affanno. Esempio di errore in fase difensiva: due attaccanti non fanno pressing sui difensori avversari, la squadra avversaria crea superiorità numerica a centrocampo e può servire le punte a palla scoperta mentre la difesa zemaniana, in teoria molto avanzata, a quel punto è costretta a rincorrere in affanno.
PRESSING - Squadra corta, difesa e portiere alti, pressing sui portatori di palla, riconquista della sfera costringendo allerrore gli avversari. Per fare questo ci vuole corsa e attenzione, soprattutto in fase di non possesso. Contro lAtalanta due volte Piris è salito in ritardo: miracolo di Stekelenburg su Denis solo soletto, e gol ingiustamente annullato allo stesso Denis nella ripresa.
IL GIOCO VERTICALE - Funziona se chi non ha la palla è sempre in movimento. Esterni di difesa e centrocampisti intermedi, corrono in verticale negli spazi. Il regista smista sulla corsa e non sui piedi. Il pallone deve viaggiare di prima o al massimo di seconda in verticale o in diagonale. Gli attaccanti fanno movimenti senza palla a incontrare e a tagliare orizzontalmente verso larea, per andare alluno contro uno o al tiro o per lasciare spazio agli inserimenti, soprattutto dei due centrocampisti intermedi. Non è un caso che già quattro gol siano arrivati da questi giocatori: 2 Florenzi, 1 Marquinho e Bradley. (...)
LA VERA ROMA - Quella che è nella testa del boemo si è vista pochissimo ed a sprazzi. E non può essere solo colpa di... De Rossi. Serve tempo ma in serie A e soprattutto a Roma di tempo non ce nè mai abbastanza e anche questo il boemo lo sa. E altrettanto tangibile la sensazione che la squadra non sia poi così lontana ad imbroccare i meccanismi giusti per dare finalmente spettacolo e risultati ai suoi impagabili e perplessi tifosi.