La penna degli Altri 30/10/2012 08:49

I precari eccellenti

 
Cominciamo da , che alla Roma costerà tra prestito e riscatto 16 milioni di euro. Per Zeman «non può giocare con e Osvaldo», quindi è l’alternativa dell’uno o dell’altro. Domanda: ma se non era così indispensabile, perché è stato acquistato a tutti quei soldi? Possibile, si chiedono i tifosi, che la Roma quando ha fatto di tutto per strapparlo alla concorrenza di e Inter non conoscesse a fondo le sue caratteristiche, di fatto non adatte al zemaniano? L’ex attaccante del Siena è partito dall’inizio soltanto tre volte, due da centravanti e una da esterno : zero gol all’attivo, tante buone intenzioni mai diventate realtà. Avrebbe bisogno, probabilmente, di andare in campo con maggiore continuità, ma finora non c’è riuscito o non gli è stato concesso. L’altra sera è stato impiegato nella parte finale della partita al posto di ma, di fatto, non l’ha mai beccata. Le responsabilità per un rendimento così scarso non possono essere esclusivamente sue.
 
« non può giocare mediano perché non sa difendere come un grande calciatore», ha dichiarato sabato Zeman che, circa un mese fa, aveva detto « non può giocare a sinistra dove c’è ». Sempre il boemo al termine della partita contro l’Udinese ha confidato che , impiegato a sinistra nella zona di , aveva giocato perché non stava bene. Facendo la somma, è un giocatore che a Zeman non serve. E se a Zeman non serve, perché in estate la società ha rifiutato un’offerta tra i 20 e i 25 milioni di e Tottenham? È così impossibile trovare una sistemazione in campo per colui che viene considerato tra i migliori giovani del calcio europeo? Il bosniaco contro l’Udinese è andato davvero male, e questo dà forza alla tesi di Zeman, ma nessuno può dire che non sappia giocare a pallone. Domenica sera ha preso malissimo la sostituzione e non ha fatto nulla per nasconderlo: lui deve accettare qualsiasi decisione di Zeman, ma la Roma non può permettersi di disperdere un così alto valore tecnico/economico.
 

, infine. Per Zeman non è un regista, anche se a Riscone il boemo (ancora privo di Bradley) disse «per quel ruolo ci sono e Tachtsidis» ma un mediano, cioè un intermedio anche se DDR non ha le caratteristiche di Di Francesco o di Tommasi, perni a centrocampo della prima Roma zemaniana. Fuori discussione che sia un ottimo centrocampista, resta per certi versi inspiegabile come mai faccia così tanta fatica a giocare con Zeman in un ruolo simile a quello che - in un altro sistema di gioco, però - ricopre benissimo in nazionale. Finora, Daniele ha giocato da soltanto a Genova dove, non a caso, si è mosso come si muove in azzurro con Prandelli, cioè un po’ mediano e un po’ regista. Domani a Parma non ci sarà Tachtsidis perché squalificato: toccherà a lui andare in cabina di regia, come accaduto contro il Catania? Lo sa solo Zeman, che rispetto a Riscone ha in più Bradley, «che, come , non gioca regista nella sua nazionale». E allora?