La penna degli Altri 09/10/2012 10:22
Grandi esclusi e musi lunghi: la storia infinita
Andando a ritroso nel tempo una delle prime polemiche riguarda uno dei padri del calcio italiano, Fulvio Bernardini, «troppo bravo e calcisticamente intelligente» per far parte dell'Italia di Pozzo a 27 anni, Fuffo non può partecipare alla doppia epopea mondiale azzurra. Altre le motivazione (dolce vita) sono alla base dell'epurazione di Angelillo dall'Inter di Herrera. Ma per HH la storia con Ilya Lopez è poco più di una scusa, essendo troppo forte la personalità dell'argentino. Il carattere indocile di Panucci si scontra con Arrigo Sacchi prima e con Marcello Lippi poi. «Sacchi sta distruggendo il Milan, è un vendicativo», queste frasi sono alla base dell'esodo al Real alla corte di Capello. Meno astioso il rapporto tra Ancelotti-Zola, escluso dal Parma perchè non aderisce al 4-4-2, e 'magic Box' va a fare fortuna nel Chelsea. Poi Ancelotti riconosce di aver fatto un grosso errore. Fabio Capello ha un rapporto difficile con due super goleador: Montella schiuma rabbia facendo tanta panchina nella Roma per far posto a Delvecchio, poi è decisivo nella conquista dello scudetto.
Alla Juve tanta panchina tocca a Del Piero, che accetta con professionalità di lasciare spazio a Ibra, ma i due scudetti comunque non valgono. Alla carrellata dei panchinari di lusso non possono mancare Cassano e Balotelli. Fantantonio riesce a litigare un pò con tutti, perfino con Capello: dopo imitazioni, screzi, il Real lo mette fuori rosa nell'ottobre 2006. Poi fa la stessa fine nel 2010 nella Sampdoria «per comportamento irrispettoso» nei confronti del presidente Garrone. Balotelli fa perdere la pazienza a Mourinho e ai tifosi quando getta a terra la maglia dell'Inter dopo una sostituzione in Champions nel 2010. Poi ha vari scontri con Mancini per il fumo, le ragazze, i colpi di tacco ma il tecnico media sempre.