La penna degli Altri 03/10/2012 09:38

E stavolta che accuse ai giocatori

DUE TONI - Baldini con toni pacati, in maniera accorata, ognuno secondo il suo stile. Ma tutti e due hanno infilato contenuti duri nel discorso che hanno fatto alla squadra prima della ripresa degli allenamenti. (...) Baldini ha preteso «più intensità negli allenamenti, più attenzione e più concentrazione in campo: fatti, non parole» . E ha aggiunto: «Non c’è bisogno di dirvi che l’allenatore resta Zeman che la società resta composta dagli elementi che ci sono oggi»
 
MINACCIA - A sentire i manager, dunque, non è alle viste alcun ribaltone tecnico o dirigenziale. Semmai, chi rischia il posto in questo momento è tra i giocatori. ha detto più o meno queste parole: «Siete giocatori di qualità, dovete dimostrare di essere una squadra. Lo scorso anno siamo stati indulgenti, ora non più. Controlleremo i vostri comportamenti in campo. Chi non si sente di far parte di questo gruppo, lo dica e verrà messo fuori squadra oppure andrà via» . (...) E quando ha chiesto se qualcuno avesse qualcosa da obiettare, nessuno ha fiatato. 
 
IL TECNICO - Poi i dirigenti sono usciti, lasciando la sala dei video dove aveva convocato il gruppo. A quel punto è cominciata la riunione tecnico-tattica, con Zeman in compagnia dei giocatori. Anche in questo caso è stato un monologo, perché la squadra è rimasta in silenzio. «Il mio calcio è semplice, provate a seguire quello che vi dico e ad applicarlo» ha spiegato l’allenatore davanti alle immagini di -Roma. I giocatori lo hanno visto deluso, più che arrabbiato. (...)
 
- Non c’è stato invece un confronto a due tra Zeman e , dopo le voci su un battibecco (smentite dalla società) e dopo le dichiarazioni di sulle potenzialità della squadra che avevano delegittimato i pensieri dell’allenatore. Nessuno dei “contendenti” aveva interesse ad affrontare il problema adesso, considerando prioritaria la logica collettiva. (...)
 
INDIFFERENZA - Fuori da Trigoria intanto, un gruppetto di tifosi ha aspettato i giocatori. Non c’è stata una contestazione. Ma l’unico a prendersi gli applausi, sia all’entrata che all’uscita, è stato . (...)