La penna degli Altri 14/10/2012 11:10
Dal ct ai meccanismi di gioco, la Nazionale è casa sua
per la propria squadra. Lo dicono anche i numeri di questa stagione [...] Il ragazzo (si fa per dire, visto che non ha più una tenera età) che Zeman ha sculacciato pubblicamente ha segnato finora due gol, tutte due con lItalia, lultima venerdì sera in Armenia. Non solo: delle sue 12 reti realizzate in Nazionale, tre le ha fatte nel biennio più qualche mese di Prandelli. Probabilmente il ct la pensa, su De Rossi, come un collega fiorentino che qualche anno fa inquadrò perfettamente lanima calcistica del romanista: Se fosse nato a Firenze, non avrebbe giocato nella Fiorentina, ma nei Bianchi », la squadra di calcio in costume del quartiere di Santo Spirito, per dire dellanimosità, dellattaccamento, del forte senso di appartenenza di questo giocatore alla propria maglia e alla propria terra.
LA RISPOSTA - Zeman lo ha messo fuori squadra con unaccusa pesantissima per uno che vede e sente il calcio come De Rossi: scarso impegno in allenamento. Prandelli, seppure indirettamente e con tutte le cautele del caso ( «ogni allenatore ha il sacrosanto diritto di prendere le decisioni che ritiene giuste per la propria squadra» ), ha dato al boemo il suo punto di vista, non proprio coincidente. Qualcun altro, come Galeone, si è schierato con Zeman: «De Rossi non si deve permettere di fare osservazioni sul suo allenatore, sui metodi di lavoro o sul gioco. Il giocatore deve eseguire quello che gli chiede il tecnico. Se non lo ha fatto, è stata giusta la decisione di metterlo in panchina» , ha detto lex allenatore del Pescara, alleato...tattico (è stato uno dei primi a puntare sul 4-3-3) del boemo.
UN ALTRO DE ROSSI - Come succede da sempre a Montolivo, in questo momento esiste un De Rossi nella Roma e un altro De Rossi in Nazionale. Alla fine della scorsa stagione, Daniele arrivò nel ritiro azzurro pre-europeo in condizioni non proprio entusiasmanti. Cerano perplessità sul suo conto, ma al debutto di Euro 2012 contro la Spagna, schierato come centrale difensivo in una difesa a 3, fece una partita spettacolare, senza commettere un errore, fino a diventare il migliore in campo insieme a Chiellini e Di Natale. La Nazionale è casa sua, soprattutto da quando Prandelli ne è diventato il commissario tecnico. A Roma sperano che presto scatti la stessa molla anche a Trigoria.