«L’importante è gestire le ripartenze senza sbavature - spiega il tecnico nerazzurro -. Dobbiamo evitare di farci schiacciare e di rimanere in inferiorità numerica. Di sicuro non mi coprirò inventandomi terzini che fanno gli esterni alti: il mio calcio non è quello, è propositivo». Entrambe le sfidanti del lunch match domenicale sono reduci da ko pesanti, ma Colantuono non crede alla crisi dell’avversario di turno: «Contro la Juventus la Roma ha trovato una serata storta. I meccanismi di Zeman necessitano di tempo e lavoro sul campo per essere assimilati».

L’Atalanta dovrà cercare il riscatto dopo la debacle casalinga contro il Torino (1-5 per i granata), e Colantuono ha caricato i suoi giocatori prima di una gara dura, chiarendo quale atteggiamento dovranno tenere in campo: «Il mio è un calcio propositivo: dobbiamo puntare sulle ripartenze senza coprirci troppo. Dobbiamo puntare su un calcio all’attacco». Sui problemi di formazione, a fronte della lunga lista di assenti (Bellini, Stendardo e Manfredini, più lo squalificato Lucchini), l’allenatore dei bergamaschi non cerca alibi: «Ho cinque difensori (Raimondi, Matheu, Ferri, Peluso e Brivio, ndr), quindi sono costretto a schierare una linea a quattro inedita. Finora sono stato praticamente costretto a usare ogni volta una combinazione diversa». Ieri pomeriggio Colantuono è partito per Roma portando con sé 21 giocatori. Non sono stati inseriti nella lista dei convocati né Carmona, né Manfredini, ancora in via di recupero: per il cileno la data del rientro sembra ancora molto incerta, mentre il difensore tornerà contro il Siena dopo la sosta. Vista la carenza di difensori, è stato convocato anche il centrale della Primavera Milesi che avrà il numero 92. Per la gara contro la Roma Colantuono insisterà su uno schieramento definito «spregiudicato», con Schelotto e Moralez sugli esterni, De Luca e Denis in attacco. I dubbi maggiori riguardano la difesa dove nonostante i pochi uomini a disposizione, ci sono diverse soluzioni: il dubbio principale riguarda a destra tra Raimondi e Ferri, con il primo leggermente favorito.