La penna degli Altri 18/10/2012 10:31

Calciopoli, Corte dei Conti condanna gli arbitri

Mezzo milione per Tullio Lanese e Massimo , 100.000 euro per Salvatore Racalbuto, per citarne alcuni. Si tratta, ovviamente, di una prima condanna alla quale gli interessati potranno ora presentare ricorso. Una condanna, comunque, significativa che riporta sotto i riflettori una delle pagine più buie del nostro calcio. La condanna della Corte dei Conti non ha sorpreso l’ex designatore, Paolo Bergamo: «Nessuna sorpresa. Ma io sono innocente, non ho certo danneggiato io l’immagine della Federcalcio e dello Stato – ha detto a Radio 24 -. E al processo penale di , rinuncio all’eventuale prescrizione per continuare la mia battaglia legale». Bergamo è coinvolto, ovviamente, anche nel procedimento penale di dove è in attesa della sentenza di secondo grado: «Sono percorsi e tempi diversi – ha sottolineato - e questa tempistica non mi sorprende. Farò chiaramente appello. Anzi: se è vero che il processo penale di è vicino alla prescrizione, preannuncio che comunque rinuncerò, per continuare la mia battaglia legale fino all’ultimo grado di giudizio e dimostrare la mia innocenza. E’ un processo che abbiamo subito, soprattutto un processo mediatico – ha proseguito l’ex designatore degli arbitri - ma quanto emerso dal dibattimento a mi fa essere tranquillo e fiducioso. A peserà anche quanto emerso nel dibattimento, e credo che i giudici lì hanno ora in mano elementi molto più significativi di quelli a disposizione della Corte dei Conti. Sono fiducioso, perché illeciti non ne ho commessi, e battagliero perché voglio dimostrare la mia innocenza. Ho seguito e messo in atto e indicazioni che la stessa Federazione ci dava per mantenere buoni rapporti con i presidenti dei club. Non ho certo danneggiato io l’immagine della Federcalcio e dello Stato».