La penna degli Altri 25/10/2012 10:22
Cagliari-Roma, oggi il verdetto
Oggi sarà presente, rappresentata da Fenucci e dallavvocato Sticchi Damiani, ma solo in qualità di soggetto terzo cointeressato. Non di controparte. Anche perché Tosel non ha deciso in primo grado in funzione di un reclamo della Roma, ma esclusivamente sulla base delle carte già in possesso. Il giudice della Lega ha punito il Cagliari perché il suo legale rappresentante ha invitato i suoi tifosi a infischiarsene di una decisione del Prefetto. Quella di giocare a porte chiuse per linagibilità di Is Arenas, lo stadio di Quartu SantElena che ospita le gare interne del Cagliari da qualche mese a questa parte. Premesso che nessuno ha ancora saputo spiegare perché una società di Serie A ha iniziato un campionato in un impianto non agibile perché non sicuro, le responsabilità del club sardo sono evidenti. Cellino dice: è tutta colpa mia, non punite i tifosi del Cagliari. Ok, solo che il presidente è lui ed è lui che decide per conto dei tifosi del Cagliari, che pagano per scelte non loro. Il ricorso si basa su un presupposto che molti giuristi ritengono tuttavia sbagliato.
Secondo i rossoblù, la perdita della gara a tavolino sarebbe prevista, stando allart. 12 comma 4 del Codice di giustizia sportiva, solo per fatti che si verifichino nel corso della partita. Il Cagliari punta ad ottenere la ripetizione dellincontro, anche a fronte di uneventuale (minima) penalizzazione in classifica. La Roma non alza la voce, ma chiaramente non ci sta. Per tutta la settimana che precede la gara in programma il 23 settembre assiste, senza poter mai intervenire (a che titolo avrebbe potuto, peraltro?), al duello rusticano tra il Cagliari da una parte, lOsservatorio sulle manifestazioni sportive e la Prefettura del capoluogo sardo dallaltra. La società viene letteralmente svegliata a notte inoltrata, tanto che Baldini è costretto ad avvisare la squadra solo la mattina del 23 settembre, in albergo a Cagliari. Una barzelletta. È stata una perdita di soldi per la Roma, ma è stato un danno di immagine per tutta la Serie A.
Un danno che non viene ripagato neanche comminando a Cellino & Co. lo 0-3 a tavolino. Neanche. Se adesso ci ripensano, se cambiano la punizione e di fatto assolvono il Cagliari, la Roma dovrebbe ripresentarsi a Is Arenas. E il calcio italiano perderebbe la faccia una seconda volta. Le sentenze non si commentano. Ma questa sì. Certo, la partita processuale non si chiuderà oggi: cè sempre il terzo grado di giudizio, cè il Tnas, il Tribunale nazionale di arbitrato per lo sport. Però, quello che stabilirà la Corte di giustizia federale avrà un peso non indifferente sul prosieguo della vicenda. Quanto al ricorso del Cagliari al Tar contro il provvedimento del Prefetto, lesito più probabile è che venga dichiarato inammissibile.